Giornata mondiale del riciclo: il ruolo innovativo di EGP

- di: Barbara Leone
 
Innovare, rinnovare, riusare, riciclare. Sono questi i pilastri fondamentali dell’economia circolare, che oggi rappresenta una delle soluzioni più efficaci e sicure per garantire uno sviluppo sostenibile e salvaguardare il futuro del nostro pianeta. Ed è proprio questa la sfida di Enel Green Power, che da sempre investe in questa direzione puntando su un modello di produzione e consumo più responsabile e consapevole. Il tema della sostenibilità, peraltro, è talmente importante e sentito che nel 2018 è stata istituita la Giornata mondiale del riciclo, fissata per il 18 marzo. 

Puntare su nuovi materiali

A tal proposito sono numerosi i progetti di riciclo e riutilizzo di Enel Green Power: dall’acqua al legno ai materiali di costruzione. Due però riguardano direttamente le tecnologie degli impianti rinnovabili. A cominciare dall’eolico, i cui primi impianti risalgono all’alba del nuovo Millennio. Purtroppo, però, la loro vita media è breve: 20-25 anni.  ma con progetti di repowering si può allungare la loro durata e utilizzare pezzi di ricambio che richiedono soluzioni sostenibili di smaltimento. La maggior parte dei componenti di una turbina eolica sono facili da riciclare, perché realizzati in metallo. Le pale, invece, sono più difficili da recuperare a causa del materiale composito di cui sono fatte, come resine rinforzate con fibre di vetro o di carbonio, oltre a materiali secondari come colle, vernici, metalli. Proprio per questo EGP, che opera in moltissimi Paesi, sta sperimentando il progetto Wind New Life, volto a sviluppare una catena del valore circolare per la gestione del fine vita delle pale.

Così ad esempio in Spagna verrà realizzato un impianto per la raccolta e il trattamento delle pale in dismissione, per un  totale di circa 6.000 tonnellate l’anno di fibra di vetro e carbonio, da trasformare poi in materia secondaria e riutilizzare per produrre componenti ad alto valore aggiunto. Un’altra destinazione possibile per le pale dismesse è la realizzazione di pali per la trasmissione elettrica, che nell’ambito del progetto Rewind verranno testate nei prossimi mesi in USA, o l’integrazione nei blocchi utilizzati dall’azienda svizzera Energy Vault per l’accumulo gravitazionale. Si tratta di una tecnologia puramente meccanica ispirata agli impianti idroelettrici, usata per stoccare energia utilizzando enormi blocchi di materiale solido che vengono sollevati per immagazzinare elettricità quando viene prodotta energia in eccesso e poi, quando invece serve, vengono abbassati sfruttando la forza di gravità per generare energia elettrica nella discesa.

L’impegno di EGP, però, non si ferma qui. Puntando su nuovi materiali ed in perfetta sintonia con l’approccio Open Innovability del Gruppo Enel, l’azienda mira infatti a preservare anche lo stesso design dei prodotti. La startup svedese Modvion, per esempio, sta sviluppando torri eoliche in legno, alternative a quelle tradizionali in acciaio, con vantaggi attesi non solo dal punto di vista della sostenibilità, ma anche logistico e dei costi di installazione: grazie a un sistema modulare, le torri vengono assemblate in sito e possono essere trasportate molto più agevolmente. Mentre la scozzese ACT Blade si è specializzata nella produzione di pale eoliche innovative ricoperte da uno speciale tessuto tecnico come quello utilizzato per le vele degli yacht da regata della Coppa America. Le pale sono dunque più leggere, perché sono costituite da una struttura portante snella in materiale composito più facilmente separabile e recuperabile, e completamente rivestite in un tessuto tecnico riutilizzabile.

Nuova vita per le batterie elettriche

Un altro capitolo importante dell’impegno nel riciclo e nell’innovazione di Enel Green Power riguarda poi il riutilizzo delle batterie per veicoli elettrici, in particolare di auto Nissan Leaf che vengono riciclate e assemblate in un grande impianto stazionario di storage (cioè di accumulo dell’elettricità) per mantenere la stabilità della rete elettrica di Melilla. La città spagnola è situata sulla costa africana ed è separata dal resto della Spagna: e lo stesso vale per la sua rete elettrica locale, che è alimentata da una centrale termica ed è isolata rispetto alla rete di distribuzione nazionale. La soluzione ideata da EGP in collaborazione con Nissan prevede di riutilizzare e connettere tra loro oltre 90 batterie di auto elettriche, per un totale di potenza disponibile fino a 4 MW, con un’energia massima accumulata di 1,7 MWh. Sempre in Spagna, presso lo stabilimento di Compostilla, è in fase di progettazione un innovativo sistema per la gestione del fine vita delle batterie che prevede il loro riciclo attraverso fasi di scarico, smantellamento, frantumazione e selezione dei materiali per la loro reintroduzione in i cicli di produzione delle nuove batterie.

Come rinascono i pannelli fotovoltaici

Il tema della circolarità, però, riguarda anche l’ambito solare. In questo senso Enel, insieme ad altre aziende e istituti di ricerca, partecipa al progetto europeo Photorama al fine di sviluppare tecnologie innovative per riciclare prodotti fotovoltaici a fine vita e scarti di produzione, e recuperare oltre il 95% delle materie prime secondarie per reintegrarle nella catena del valore della filiera fotovoltaica. Alle iniziative di economia circolare contribuisce anche Spare Parts and Equipment New Life, il progetto lanciato nel febbraio del 2020 per dare nuova vita agli asset e ai materiali di magazzino di impianti destinati alla chiusura o alla trasformazione. Il progetto ha consentito sia di ridurre l’impatto ambientale riduzione degli impatti ambientali, evitando che i materiali finissero in discarica, sia di produrre risparmi grazie alle pratiche di riutilizzo interno, vendita e riciclo dei materiali.

Come si evince, dunque, l’approccio circolare di Enel Green Power coinvolge tutta la catena del valore, a partire dai suoi partner. Proprio per questo sono stati introdotti criteri globali di sostenibilità nella valutazione dei fornitori che riguardano l’utilizzo di energia rinnovabile, la certificazione di sostenibilità lungo tutta la filiera produttiva e, ultima ma non ultima, l’applicazione dei principi di circolarità, in particolare nell’utilizzo di materiali riciclati.
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