Datalogic, ricavi in crescita del 26,4% nel 2021, EBITDA a 85,7 mln: cedola a 30 centesimi

- di: Marco Tringali
 
Il Consiglio di Amministrazione di Datalogic SPA, azienda italiana che opera a livello internazionale nei settori dell'acquisizione automatica dei dati e di automazione dei processi, ha presentato, nella giornata di giovedì 10 marzo, il bilancio consolidato al 2021. Un bilancio che ha evidenziato una crescita corposa del +26,4% dei ricavi che si sono attestati a circa 600 milioni di euro.

Balzo in avanti anche per quanto concerne l'EBITDA adjusted, cresciuto del 46,9% rispetto al 2020,  attestandosi a 85,7 milioni di euro, mentre l'adjusted Ebitda Margin si è attestato al 14,3% con una crescita di 2,1 punti base rispetto al 2020. Gli utili netti dichiarati nel 2021 ammontano a 39,5 milioni di euro, con una crescita di circa 25,7 milioni rispetto all'esercizio precedente.

In progresso anche la situazione concernente l'indebitamento finanziario netto che nel 2021 è risultato pari a 26,1 milioni. Un dato che, al netto dell'acquisizione di MD, si corregge a 8,9 milioni di cassa. Il CDA di Datalogic ha anche deliberato la proposta all'assemblea degli azionisti di un dividendo pari a 30 centesimi di euro per azione. I costi operativi e gli altri oneri sono risultati pari a 200,7 milioni di euro con una crescita dell'8% rispetto ai 185,8 milioni di euro evidenziati nell'anno precedente. In netta risalita anche le spese relative alla ricerca e lo sviluppo, che nel 2021 sono ammontati a 55,3 milioni di euro con una crescita di 3,2 milioni di euro rispetto al 2020. Il risultato operativo EBIT si attesta a 47,4 milioni, pari al 7,8% dei ricavi, mentre nel 2020 sì era fermato a 18,4 milioni di euro.

 Datalogic SPA: Risultato netto a €39,5 milioni, +€25,7 milioni rispetto al 2020

Per quanto concerne l'evoluzione prevedibile della gestione, il CDA di Datalogic, nella nota ufficiale, ha evidenziato come lo scenario che si prospetta per il 2022 presenta molteplici incertezze a livello macroeconomico. “Stante il solido portafoglio degli ordini in crescita a doppia cifra e le azioni intraprese per contrastare la carenza di componenti elettronici – si legge nella nota ufficiale -  l'azienda conta in una maggiore conversione degli ordini in fatturato e in un forte recupero della marginalità della seconda parte dell'anno”.

“Il Gruppo chiude il 2021 con una crescita del fatturato superiore al 25% - ha evidenziato l'AD del Gruppo, Valentina Volta – oltre a un portafoglio ordini in aumento di oltre il 50%. La crescita del fatturato è stata a doppia cifra in tutte le geografie e nei settori T&L e Manufacturing. Il controllo delle spese operative, pur investendo il 10% del fatturato in ricerca e sviluppo, ha permesso di recuperare 2,1 punti percentuali di marginalità rispetto all’anno precedente. Questo nonostante lo shortage della componentistica che ha impattato sul nostro gross margin a partire dal secondo semestre del 2021. A causa dell’attuale situazione geopolitica e dell’acuirsi del fenomeno dello shortage, per il primo semestre dell’anno prevediamo una crescita del fatturato e una marginalità single digit. Stante il solido portafoglio degli ordini, in crescita a doppia cifra, e le azioni intraprese per contrastare la carenza di componenti elettronici e gli aumenti di costo degli stessi, contiamo in una maggior conversione degli ordini in fatturato e in un forte recupero della marginalità nella seconda parte dell’anno.”
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