Dalla manovra "salta" la norma sui pos

Dalla manovra esce la norma che fissava a 60 euro la soglia minima dei pagamenti con il pos: "è un obiettivo del Pnrr e quindi lo stiamo trattando con la commissione europea", ha detto la premier Giorgia Meloni. È la novità, sostanziale, emersa nel giorno dell’approdo in commissione Bilancio del maxi emendamento del governo, anche se la stessa presidente del Consiglio ha poi temperato: “se non ci sono i margini" per una trattativa "ci inventeremo un altro modo per non far pagare agli esercenti le commissioni bancarie sui piccoli pagamenti". Altre novità contenute nel maxiemendamento sono:

l'innalzamento delle pensioni minime a 600 euro per gli over 75;
la riduzione da 8 a 7 mesi del riconoscimento del reddito di cittadinanza per il 2023;
la possibilità di presentare la Cilas per i condomini entro il 31 dicembre 2022 per mantenere il regime di maggior favore al 110%;
la decontribuzione a 8mila euro per chi assume percettori reddito di cittadinanza.
Sul fronte dei tempi di approvazione, la votazione del documento è attesa adesso per la tarda serata di oggi, per essere trasmesso in Aula probabilmente mercoledì. Con ogni probabilità verrà posta la fiducia, con l'inizio delle votazioni giovedì e il via libera finale nella notte di venerdì 23 dicembre.

Confcommercio sul Pos: "subito un tavolo di confronto"

Sulla questione legata ai pagamenti tramite Pos, sono due le richieste che la Confederazione ha lanciato al Governo: un tavolo di confronto sulla modernizzazione del sistema dei pagamenti e il potenziamento del credito di imposta del 30% a valere sul monte commissioni pagato dagli esercenti. "Credito d'imposta - ha aggiunto Confcommercio - che dovrebbe essere reso agibile anche da parte di esercenti con ricavi e compensi superiori ai 400mila euro annui".