Confagricoltura: Export, volano i formaggi italiani nel mondo

 
Formaggi italiani in grande evidenza sui mercati internazionali

Secondo le cifre rese note dal CLAL, società di consulenza e servizi per il settore lattiero - caseario, nei primi cinque mesi di quest’anno le esportazioni verso gli USA sono ammontate a 13.635 tonnellate, con un balzo in avanti di oltre il 120% nel solo mese di maggio. L’Italia è il primo esportatore di formaggi sul mercato statunitense.

Sempre da gennaio a maggio, l’export verso Australia e Canada ha fatto registrare aumenti che sfiorano il 30% sullo stesso periodo del 2019.

“Per quanto riguarda il mercato canadese, con 2.627 tonnellate esportate, è stato conseguito il miglior risultato dal 2016, che è l’anno precedente all’entrata in vigore del CETA, l’accordo economico e commerciale tra UE e Canada” - evidenzia il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti - Questi dati confermano, una volta di più, che il CETA è vantaggioso per l’agricoltura italiana”.

“Gli accordi commerciali sottoscritti dalla UE sono, in generale, un valido strumento per supportare la crescita delle esportazioni agroalimentari italiane” – sostiene Giansanti – anche per la tutela assicurata alle indicazioni geografiche. Prima del CETA, ad esempio, le denominazioni Prosciutto di Parma e Prosciutto San Daniele non potevano essere utilizzate sul mercato canadese”.

“Ora, però, serve un salto di qualità nella politica commerciale della UE nell’ottica della sostenibilità ambientale e della protezione delle risorse naturali”.

“L’Europa deve diventare un modello di riferimento su scala globale - sostiene il presidente di Confagricoltura - La clausola di reciprocità deve essere inserita negli accordi con i Paesi terzi. In sostanza, il mercato unico può essere aperto soltanto ai prodotti ottenuti con regole compatibili con quelle europee in materia di sicurezza alimentare, diritti dei lavoratori, sostenibilità ambientale e benessere degli animali”.

“Dobbiamo, inoltre, cominciare a lavorare per il varo di un sistema di certificazione ambientale dei prodotti agricoli. Per il Made in Italy - conclude Giansanti - sarebbe un riconoscimento aggiuntivo, oltre a quello consolidato e indiscutibile della qualità, per conquistare nuove posizioni sul mercato mondiale”.
 
Notizie dello stesso argomento
Trovati 41 record
Pagina
3
09/01/2025
Matteo Gigante, chi è il tennista azzurro per la prima volta qualificato in uno Slam
09/01/2025
Istat, nel 2023 rallenta la crescita economica e diminuisce la produttività
09/01/2025
Report Enpaia-Censis, 70% italiani favorevole a lavorare oltre età pensionamento
09/01/2025
Meloni, stima e rispetto per Belloni,suo percorso non finirà qui
09/01/2025
Sciopero nei trasporti, domani primo venerdì nero dell'anno
09/01/2025
Servizi segreti, Vittorio Rizzi a capo del Dis dopo l'addio di Belloni
Trovati 41 record
Pagina
3
Il Magazine
Italia Informa n°6 - Novembre/Dicembre 2024
Newsletter
 
Iscriviti alla nostra Newsletter
Rimani aggiornato su novità
eventi e notizie dal mondo
 
Tutti gli Articoli
Cerca gli articoli nel sito:
 
 
Vedi tutti gli articoli