Comune di Roma: Atac riparte, chiuso il concordato

 
Atac deposita il secondo riparto dei pagamenti "a saldo" dei creditori entro il termine del concordato omologato e può ripartire. Riacquisisce dunque capacità finanziaria e di investimento, può tornare sul mercato, sviluppare nuove linee di business (in particolare in ambito tecnologico, in ottica mobility as a service) e può avviare nuovi investimenti senza accantonamenti.

L'amministrazione ha sviluppato un piano depositi in cui ha determinato la necessità di acquisire gli immobili dichiarati dal PUMS strategici, nonché la realizzazione di depositi necessari ad ospitare nuovo materiale rotabile e strumentali al trasporto pubblico. Il sistema di depositi deve essere dislocato uniformemente sul territorio di Roma. 

Con il passaggio deliberativo fatto in Assemblea Capitolina, Roma Capitale risolve una vicenda giudiziaria che dura da 13 anni, con un'obbligazione concordataria pari a 44,92 milioni di euro. 
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