Commento IG Italia: BCE sorprende con toni più hawkish del previsto

- di: Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia
 
L’istituto di Francoforte ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse nell’Eurozona (tasso sui depositi al 4%, tasso sulle operazioni di rifinanziamento principale al 4,50%). La scelta era ampiamente scontata dal mercato.

Inoltre, il Consiglio Direttivo ha annunciato, a sorpresa, le tempistiche di riduzione dei reinvestimenti del PEPP (il piano di acquisto di titoli di stato per l’emergenza pandemica): nessuna variazione nel primo semestre 2024 e poi da inizio secondo semestre una riduzione mensile di 7,5 miliardi di euro.

La notizia non ha particolarmente mosso i mercati obbligazionari. I rendimenti del btp decennale hanno oscillato tra il 3,76% e il 3,84% e lo spread btp-bund si è perfino ridotto di qualche punto base.

A muovere i mercati, in particolare il cambio eurodollaro, sono state le dichiarazioni del presidente della BCE, Christine Lagarde, in conferenza stampa. Non tanto la possibilità di un rialzo dell’inflazione nel breve periodo sulla scia della chiusura degli accordi salariali che era stato già annunciato nelle scorse settimane. Le parole che hanno provocato degli strappi rialzisti sul cambio eurodollaro, che si è rafforzato fino ad avvicinarsi al limite di 1,10, sono state quelle relative ai tagli dei tassi di interesse. Christine Lagarde ha espressamente riferito che durante la riunione non c’è stata alcuna discussione in merito a un possibile taglio del costo del denaro.

Un atteggiamento ben diverso rispetto a quello mostrato dalla Federal Reserve ieri sera che nel grafico dotplot mostrava che, secondo i membri del FOMC, nel 2024 ci sarà una riduzione di almeno 75 punti base del costo del denaro negli Stati Uniti.

Crediamo che, se questo atteggiamento più hawkish della BCE rispetto alla FED dovesse essere confermato nei prossimi giorni anche dalle dichiarazioni dei due principali economisti dell’istituto di Francoforte (Philip Lane e Isabel Schnabel), potremmo aspettarci un cambio eurodollaro ben sopra 1,10 verso la resistenza a 1,1150.
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