CNH, crescita record nel 2021 dopo la scissione da Iveco

- di: Marco Tringali
 
Cnh Industrial ha presentato oggi i dati relativi al bilancio consolidato per l'anno 2021. Il gruppo industriale italo-statunitense che opera nel mercato dei capital goods, ha fatto registrare dati molto lusinghieri per quanto concerne i ricavi per il 2021. Ricavi che ammontano a 19,946 miliardi, un dato nettamente migliore rispetto ai 17,802 miliardi dichiarati l'anno precedente. Numeri che palesano una crescita del 32% con ricavi netti cresciuti del +36%.

Mentre i dati del 2020 avevano registrato una perdita netta, nel 2021 l'utile netto si è attestato a 1,8 miliardi. Bene anche il dato dell'utile netto adjusted, che nel 2021 è stato pari a 1,747 miliardi di dollari, con risultato diluito per azione adjusted di 1,28 dollari. Tra gli altri dati salienti comunicati dal gruppo italo-americano, anche l'Ebit adjusted delle attivita' industriali che si è attestato a quota 1,763 miliardi di dollari (583 milioni dollari nel 2020), con l'Ebit adjusted di Agriculture a 1.810 milioni di dollari e margine Ebit adjusted a 12,3%.

Dati positivi anche per quanto concerne il free cash flow delle attività industriali, in positivo per 1,9 miliardi di dollari. Il dato sull'indebitamento totale verso terzi è ammontato a 20,9 miliardi di dollari, mentre nel 2020 si era attestato a 22,9 miliardi di dollari. Ha raggiunto quota 1,1 miliardi il dato relativo all'indebitamento netto delle attività industriali (contro gli 0,9 miliardi di dollari al 31 dicembre 2020). Un dato condizionato dal cash-out per l'acquisizione del 100% della partecipazione in Raven e dei relativi costi di transazione che sono ammontati a 2.246 milioni di dollari. Va ricordato che, nel corso del 2021, Cnh ha anche acquisito la partecipazione al 90% in Sampierana, che ha comportato investimenti per 86 milioni di dollari.

Al 31 dicembre 2021, la liquidità disponibile dichiarata dal gruppo è risultata pari a 10,5 miliardi di dollari. Dati, nel complesso, molto soddisfacenti per il gruppo che nel 2021 si è scisso da Iveco. lasciandosi alle spalle un anno complesso, condizionato dalla pandemia ma anche dalla penuria della disponibilità di microchip. Il gruppo italo-statunitense ha concentrato, nel corso del 2021, la propria attività sul settore delle macchine agricole, speciali e da costruzioni, riportando risultati molto lusinghieri che sono andati ben oltre le previsioni degli analisti.
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