CCNL Turismo, tutte le novità dalla stagionalità ai giovani

 
Con una revisione normativa complessiva all’insegna della chiarezza e della semplicità di lettura, Conflavoro rinnova uno dei contratti collettivi più importanti per il tessuto imprenditoriale italiano: il CCNL Turismo e Pubblici Esercizi.

Con validità dal 1° giugno, il contratto collettivo nazionale di Conflavoro prevede innanzitutto l’ampliamento del campo di applicazione – andando a ricomprendere anche le sale bingo e gaming hall – e sancisce una classificazione unica del personale, volta ad una maggiore chiarezza e semplicità di lettura del CCNL stesso.

Le principali novità del CCNL Turismo

L’aggiornamento del CCNL Turismo riguarda poi le varie forme di assunzione, a partire dalla revisione del part-time, passando per la previsione dello smart working, fino ad arrivare all’estensione della proporzione numerica per l’attivazione dei contratti a tempo determinato.

Novità importante è quella relativa alla previsione dell’appendice contenente le causali per i contratti a tempo determinato di durata superiore a 12 mesi, pensate appositamente per le esigenze del settore.

Altro intervento di spessore, riguarda l’inserimento nel CCNL Turismo dell’istituto della stagionalità con l’elencazione – a titolo esemplificativo – di attività e casistiche, un passo avanti importante della contrattazione collettiva che tutela ulteriormente un settore con esigenze specifiche, cicliche e legate all’alternarsi delle stagioni, che prima vedeva la sua giustificazione solo nelle normative nazionali di carattere generale.

Giovani e apprendistato

In considerazione del settore, che tende a coinvolgere molti giovani alla prima esperienza lavorativa, la disciplina dell’apprendistato è stata rivista ed ulteriormente valorizzata in tutte le sue forme, prevedendo l’opportunità di assunzione con tale forma contrattuale anche nelle sale bingo e gaming hall e dunque ampliando le opportunità di occupazione.

Da ultimo, il rinnovo del CCNL Turismo e Pubblici Esercizi ha previsto una revisione in aumento delle quattro tabelle retributive accluse al CCNL, dando nuovo slancio al potere di acquisto dei numerosi lavoratori assunti nel settore.
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