BE, presentato il bilancio d'esercizio 2021: utile netto +46,1%, cedola a 3 centesimi

- di: Marco Tringali
 
Be Shaping The Future S.P.A, una delle principali aziende italiane nel settore del Consulting, e quotata sul segmento STAR, ha oggi comunicato i risultati del bilancio consolidato del 2021 che si è chiuso con un valore di produzione che si è attestato a 235,6 milioni di euro, con un'impennata del 31,6% rispetto ai 178,81 milioni conseguiti nel 2020. BE ha precisato che il 44% del volume d'affari proviene dall'estero. È cresciuto del 30,7% il margine operativo lordo del 2021 che si è attestato a 37,14 milioni contro i 28,42 del precedente esercizio, mentre la marginalità ha fatto registrare una flessione passando dal 15,9 al 15,8%. Cresce in maniera significativa l'utile netto balzato a 11,64 milioni dai 7,97 milioni di euro dell'esercizio precedente, con un incremento del 46,1 %.

Al 31 dicembre 2021 il dato sull'indebitamento netto è cresciuto a 9,99 milioni di euro rispetto ai 3,12 milioni registrati al 31 dicembre 2020. Nel comunicato pubblicato dall'azienda si evince che sono stati confermati gli obiettivi del piano industriale del biennio 2020-2022 e che si attende un'ulteriore fase di crescita anche nel 2022, compatibilmente con i nuovi scenari macroeconomici ricchi di insidie di incertezze.

EBITDA +30,7% ed EBIT +40,8% vs 2020

Proprio in relazione alle incertezze derivanti dal conflitto tra Russia e Ucraina, i vertici di BE hanno ricordato che l'azienda è presente a Kiev tramite una controllata e che non si registrano interruzioni nei flussi di pagamento. La società in questione non contribuisce al bilancio aziendale in maniera significativa e per questa ragione l'azienda non intravede impatti economici importanti. Il Consiglio di Amministrazione di BE ha anche deliberato la proposta di un dividendo del 2022 di 3 centesimi per azione.

Il CEO di BE Shaping The Future, Stefano Achermann, ha dichiarato: “la significativa crescita organica a tutto campo e la forza dei principali indicatori di performance testimoniano come il Gruppo abbia raggiunto un nuovo livello dimensionale e di risultati. Il +31,6% dei ricavi – prosegue Achermann - testimonia la forte domanda di servizi che stiamo sperimentando nell’Industria dei Servizi Finanziari in tutta Europa. Il fenomeno è dovuto ai significativi investimenti nella trasformazione digitale che coinvolge al contempo i modelli di business, la struttura delle operations ed i sistemi di controllo. Aumenta la presenza sui maggiori clienti ma diminuisce l’indice di concentrazione grazie a numerosi nuovi progetti su Istituzioni Finanziarie non ancora in portafoglio. Ottima anche la redditività - +30% di Ebitda e +40% di Ebit - nonostante le difficoltà indotte da un mercato del lavoro molto teso e con forte competizione sui talenti. Firstwaters, Soranus e Crispy Bacon, le tre acquisizioni del 2021, hanno portato contributo oltre le attese. Tutto questo ha portato con un anno di anticipo al superamento degli obiettivi di crescita organica previsti nel Piano di Industria. Per il 2022 riconfermiamo la forza nella domanda di servizi da parte dei nostri clienti che al momento non è intaccata da situazioni contingenti. In ultimo da segnalare come anche la Posizione Finanziaria Netta benefici dei risultati dell’anno (PFN operativa positiva per €42 milioni vs €22 milioni a fine 2020). La PFN complessiva, compresi debiti a scadenza per put&call per 20,2 milioni, debiti da diritto d’uso per 11,4 milioni e dopo aver distribuito dividendi per Euro 3,8 milioni, acquisito azioni proprie per Euro 0,4 milioni ed avuto esborsi netti per M&A per Euro 16,1 milioni – conclude Achermann- è negativa per €10.0 milioni (vs negativo per €3.1 milioni a fine 2020 su base proforma).”
 
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