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Una zanzara on air

- di: Barbara Leone
 
La mamma dei cretini è sempre incinta. Verrebbe proprio spontaneo commentare così l’ultima grettissima provocazione di Giuseppe Cruciani che ha fatto infuriare la rete. A scatenare il casus belli un video girato in un ristorante friulano, dove il tipo si mostra in tutta la sua poraccitudine mentre orgogliosamente ordina, e mangia, uno spezzatino di carne di orso. “Morbida e gustosa”, commenta sarcasticamente. De core verrebbe dunque da dire che la mamma dei cretini è sempre incinta. E però sarebbe un’offesa. Non a lui, quanto alla mia intelligenza. Molto semplicemente perché farei il suo gioco. Provocare è infatti il miglior modo, spesso l’unico, che i mediocri hanno per far parlar di sé. Ed è anche uno dei più evidenti degni di debolezza e povertà intellettuale. La verità è che Cruciani, che di mestiere fa il sobillatore perché per il resto non s’è mai ben capito cosa faccia, non è banalmente cretino. Tutt’altro: è molto furbo. Furbizia e sapienza, però, pur assonanti non sempre vanno a braccetto. Anzi, quasi mai. Siccome evidentemente non se lo fila nessuno, lui che fa? Provoca, pungola ai fianchi mirando ai nervi scoperti. A volte è solletico, altre volte sono scudisciate. Ben consapevole del suo zero intellettuale, perché come detto non è affatto cretino, lui la butta in caciara. Molto semplicemente perché non ha niente da dire. Niente di interessante, illuminante e ciccioso.

Giuseppe Cruciani mangia carne d'orso

E così si butta sulla ciccia, questa volta d’orso, la cui degustazione è stata documentata minuto per minuto attraverso un video che tempo tre, due, uno… ha fatto boom. Scatenando le ire del popolo webete, che puntualmente abbocca alle sue deliranti provocazioni. Specifico, anche se dovrebbe esser scontato: il video in questione in cui il Cruciani ingurgita leccandosi i baffi unti un piatto di spezzatino d’orso (sloveno, dice) a me fa letteralmente vomitare. Mi fa orrore, esattamente come chi l’ha partorito. Ma ricoprirlo d’insulti è proprio ciò che lui vuole. Così come quando ha mangiato in diretta lo spezzatino di nutria. O quando ha portato nello studio di Radio24 tre teste sanguinolente d’agnellini appena macellati e a cui, spietatamente, aveva dato pure un nome. Sono anni che provoca gli animalisti, che lui ridicolizza chiamandoli con disprezzo animalari. Sono anni che percula chi non ha un sasso al posto del cuore, chi si commuove davanti alla sofferenza d’ogni creatura, chi lotta per i loro diritti sognando magari anche un mondo migliore. A lui gli animalari stanno sulle balls, e s’era capito. E li bullizza in tutti i modi, dall’alto di quel suo ridicolo trono che gli hanno affibbiato in radio.

Ed è proprio questo il punto. In una società sana e normale, a un personaggio scadente e vacuo come il Cruciani non si darebbe spazio. Sicuramente non lo spazio e l’importanza che gli dà chi, a sua volta, vuole far parlar di sé attraverso un altro nulla cosmico. E’ tutto studiato a tavolino perché non si ha altro da dare, e da dire. Si monta mediaticamente e a mo’ di panna zuccherata un personaggio coi capelli che sembrano lavati il secolo scorso, e che orgogliosamente afferma di cambiarsi le mutande una volta a settimana. Si crea stupore, sdegno, rissa social ed il gioco è fatto. E’ così che nasce un personaggio che altrimenti resterebbe anonimo. Lo si crea per poi rivenderlo a caro prezzo in altre apparizioni. Nel frattempo lui c’ha il sederino parato. Perché prima o poi la sua Zanzara finirà schiacciata sul muro degli ascolti in picchiata, ma lui così facendo avrà sempre e comunque un contratto a sei cifre garantito in un’altra radio o tv. Dove puntualmente lo invitano solo per far polemica. Tutti ci cascano. E invece una persona come lui va solamente ignorata. Diversamente si fa il suo gioco, e nel suo gioco ti batte proprio perché, per tornare a bomba, cretino non è. Ma spietato e cinico sì. Se è vero, come dicevano gli Indiani d’America, che ci reincarneremo tutti in un animale… povero lui. Finirà zanzara. Ma vera, non on air.

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