Wall Street e City: "Basta dominio uomini bianchi nei CdA"

- di: Brian Green
 
Il Nasdaq chiederà alle società quotate sul suo mercato borsistico elettronico di avere donne e persone appartenenti a minoranze sessuali o etniche nei rispettivi consigli di amministrazione. Una regola che sembra avere subito avuto un positivo riscontro nella City, che ha fatto sapere di volervisi ispirare.
Al Nasdaq, la seconda borsa americana (dietro il New York Stock Exchange), sono quotati in particolare colossi di Internet e dell'informatica, come Google e Amazon, Apple o il cinese Baidu.

Il mercato elettronico di New York ha chiesto alle società quotate sul suo mercato di includere nel proprio consiglio di amministrazione almeno una donna e una personalità appartenente a minoranze sessuali o etniche. In caso di mancato accoglimento della richiesta, il Nasdaq chiederà una risposta ufficiale dalle aziende sul perché non aderiscono alla sollecitazione.
Questa nuova regola a favore della diversità è stata proposta per la prima volta dal Nasdaq nel dicembre 2020, pochi mesi dopo la morte di George Floyd, il cittadino nero morto per asfissia per una ingiustificata e lunga manovra di immobilizzazione messa in atto contro di lui da un agente di polizia (bianco) a Minneapolis (nello Stato del Minnesota), il 25 maggio 2020.
Una richiesta che è stata formulata dopo un'ampia consultazione, aperta a investitori, imprese e parlamentari del Congresso.

I repubblicani che fanno parte della Commissione del Senato che svolge funzioni di controllo e vigilanza sulle attività della banche si sono immediatamente espressi contro, mentre i senatori democratici Catherine Cortez Masto (del Nevada) e Kirsten Gillibrand (dello Stato di New York), e Sheryl Sandberg, dirigente operativa di di Facebook e attivista femminista, hanno fornito il loro sostegno.
Dopo otto mesi di riflessione, la Securities and Exchange Commission, che vigila sul mercato azionario statunitense, ha approvato questo nuova direttiva, accolta il 6 agosto da una dichiarazione del Nasdaq, in cui si affermava "impaziente di lavorare con le società per implementare questa nuova regola di quotazione e stabilire un nuovo standard per la governance aziendale".
Una linea che trova l'azione concorde di sempre più fondi che stanno cercando di investire in aziende con una certa diversità.

A partire dalle prossime assemblee generali, nel 2022, le società quotate al Nasdaq (sono circa quattromila) dovranno pubblicare le statistiche sulla diversità all'interno dei propri CdA, mentre agli investitori in precedenza non erano stati forniti questi elementi.
Le società quotate devono inoltre avere almeno due amministratori espressione di ''diversità'', tra cui una donna e un socio "identificabile come sottorappresentato o minoranza LGBTQ+".
Le aziende più piccole beneficeranno di una certa flessibilità. Peraltro è stato previsto un periodo di adeguamento, da due a cinque anni, a seconda del livello di quotazione dell'impresa. L'azienda che non può o non vuole raggiungere l'obiettivo di diversità raccomandato sarà tenuta a dare una spiegazione. Se non rispetterà la regola di quotazione, potrebbe ricevere una minaccia di cancellazione.
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