Incontro Trump-von der Leyen a Roma? Ipotesi aperta, ma Tajani smorza le attese: “Non è il momento”
- di: Cristina Volpe Rinonapoli

La città eterna si prepara ad accogliere, sabato 26 aprile 2025, i funerali di Papa Francesco. Una cerimonia storica, che vedrà la presenza di oltre 170 delegazioni da tutto il mondo e un afflusso atteso di centinaia di migliaia di fedeli. In questo contesto solenne, carico di significati spirituali e simbolici, si insinua anche un possibile sviluppo diplomatico: un incontro tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Una possibilità che al momento non è confermata, ma che resta tecnicamente aperta. “Stiamo valutando la possibilità di incontrarci, anche se al momento non c’è nulla di confermato”, ha detto Paula Pinho, portavoce della Commissione, nel briefing con la stampa a Bruxelles.
Incontro Trump-von der Leyen a Roma? Ipotesi aperta, ma Tajani smorza le attese: “Non è il momento”
La presenza di Trump e di von der Leyen a Roma è motivata, ufficialmente, dalla volontà di partecipare alla messa esequiale che si terrà sabato mattina sul sagrato della Basilica di San Pietro. Ma l’evento rappresenta anche una delle più significative concentrazioni di potere globale mai avvenute nella capitale italiana negli ultimi decenni. Da qui, l’idea che possa aprirsi uno spazio per colloqui bilaterali, scambi informali o contatti diplomatici laterali. La portavoce della Commissione lo ha precisato chiaramente: “L’obiettivo principale del viaggio è il funerale del Papa. Ma se si presenteranno altre opportunità, a margine, allora saranno ovviamente d’aiuto”.
Tajani frena: “Troppo poco tempo, contesto solenne”
A smorzare l’entusiasmo e a riportare la questione nei binari della cautela è stato il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, parlando da Il Cairo. “Mi pare complicato organizzare un vertice internazionale in occasione del funerale del Papa. Magari potranno esserci incontri occasionali durante la cerimonia, ma organizzare un vertice mi pare difficile”. Secondo Tajani, anche un semplice bilaterale tra i due leader sarebbe fuori luogo in questo contesto: “Non credo sia il momento giusto per fare un bilaterale su tanti temi importanti, non può essere fatto in fretta e furia. Serve un incontro più approfondito, con più tempo a disposizione”.
Tra agenda simbolica e diplomazia reale
Il ritorno del presidente Trump sulla scena internazionale e la presenza a Roma di leader da ogni parte del mondo hanno riacceso interrogativi più ampi: esiste ancora uno spazio per il dialogo transatlantico? E se sì, quale forma dovrebbe assumere? L’ipotesi di un confronto diretto tra Stati Uniti e Unione Europea, anche solo fugace, sarebbe comunque significativa in un momento in cui le relazioni tra le due sponde dell’Atlantico restano tese. Ma proprio per questo, insistono fonti diplomatiche italiane, è necessario che un eventuale incontro sia preparato, pianificato e rispettoso della cornice in cui avverrà.
Una Roma blindata tra lutto e vertici possibili
La capitale sarà blindata nei prossimi giorni, con misure straordinarie di sicurezza per garantire lo svolgimento ordinato delle esequie e la tutela delle personalità internazionali presenti. La Santa Sede ha confermato che i funerali inizieranno alle ore 10:00 di sabato 26 aprile, presieduti dal cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio. La salma del Pontefice sarà esposta fino a venerdì sera nella Basilica di San Pietro, con aperture prolungate per consentire l’omaggio dei fedeli. Subito dopo la cerimonia funebre, il corpo sarà trasferito a Santa Maria Maggiore per la sepoltura.
In questo scenario carico di intensità emotiva, ogni gesto assume un significato ulteriore. Ed è per questo che la diplomazia, almeno per ora, cammina in silenzio. L’Europa e gli Stati Uniti potranno incontrarsi a Roma. Ma forse non sabato. E forse non solo con una stretta di mano.