Viveracqua: quinta emissione Hydrobond da 200 milioni di euro

- di: Barbara Bizzarri
 

Viveracqua ha annunciato il collocamento della quinta emissione obbligazionaria da 200 milioni di euro nell’ambito del programma Hydrobond, un'iniziativa avviata nel 2014 con l'obiettivo di finanziare l’ammodernamento e l’efficientamento delle infrastrutture del Servizio Idrico Integrato del Veneto. Grazie a questa nuova operazione, il totale degli investimenti attivati a favore delle infrastrutture idriche salirà a circa 2 miliardi di euro.

Viveracqua: quinta emissione Hydrobond da 200 milioni di euro

L’emissione è stata interamente sottoscritta da Banca Europea per gli Investimenti (BEI), Cassa Depositi e Prestiti (CDP), Kommunalkredit Austria AG e Banca Popolare dell’Alto Adige (Volksbank), con il supporto della garanzia Archimede di SACE, che copre fino al 70% dell’importo. Banca Finint ha agito come arranger e collocatore dei titoli, confermando il suo ruolo di riferimento nel progetto sin dalla prima emissione del 2014. Il Raggruppamento Temporaneo di Imprese formato da Banca Finint e dallo Studio Legale Cappelli RCCD ha agito in qualità di arranger, collocatore e consulente legale dell’operazione. BEI e CDP sono state assistite dallo Studio Legale Legance in chinese wall, mentre Kommunalkredit e SACE sono state assistite da due team dedicati dello Studio Legale Cappelli RCCD. Lo Studio Pirola Pennuto Zei ha assistito i gestori nei loro processi deliberativi.

L’operazione si configura come un private placement e consentirà di finanziare in modo innovativo i piani di investimento di otto gestori idrici: Acquevenete, Alto Trevigiano Servizi, Azienda Gardesana Servizi, Etra, Livenza Tagliamento Acque, Medio Chiampo, Piave Servizi e Viacqua. Queste società, che servono complessivamente circa 400 Comuni e 3 milioni di abitanti attraverso una rete di oltre 30.000 chilometri, destineranno i fondi a progetti di ammodernamento ed efficientamento per un totale di circa 340 milioni di euro nei prossimi tre anni. Gli interventi saranno mirati a migliorare la gestione sostenibile dell’acqua, in linea con gli obiettivi dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite (Obiettivo 6), e a beneficio delle comunità locali. Dal 2014, il programma Hydrobond ha permesso emissioni obbligazionarie per un totale di circa 825 milioni di euro, attivando investimenti per quasi 2 miliardi. Questi interventi hanno avuto un impatto significativo sulla qualità del servizio, contribuendo a ridurre le perdite idriche e migliorando l'efficienza delle reti. La Garanzia Archimede di SACE ha giocato un ruolo cruciale in questo processo, offrendo copertura su finanziamenti fino a 25 anni, a condizioni competitive e in linea con le esigenze di sostenibilità delle imprese.

Monica Manto, Presidente di Viveracqua, ha sottolineato l’importanza dell’operazione: “Questa quinta emissione degli Hydrobond ci permette di proseguire con i nostri ambiziosi progetti di sostenibilità, modernizzando reti e impianti in Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Grazie alla collaborazione tra i 12 gestori di Viveracqua, abbiamo perfezionato strumenti e competenze per finanziare interventi strategici, garantendo continuità ai nostri piani di crescita”.

Anche Gelsomina Vigliotti, Vicepresidente della BEI, ha ribadito l’impegno dell’istituto a favore del settore idrico: “Negli ultimi cinque anni, la BEI ha finanziato il settore idrico in Italia con oltre 3,75 miliardi di euro. Il programma Hydrobond di Viveracqua rappresenta un modello virtuoso di governance e finanza strutturata che consente alle piccole utility di accedere a risorse cruciali per affrontare il cambiamento climatico”.

Dario Scannapieco, Amministratore Delegato di CDP, ha evidenziato il valore dell'iniziativa: “A dieci anni dal lancio del primo Hydrobond, il nostro impegno si conferma strategico per il miglioramento delle infrastrutture idriche regionali. Questa nuova operazione rafforza il nostro ruolo di promotori di investimenti sostenibili, capaci di generare un impatto tangibile sul territorio”.

Enrico Marchi, Presidente di Banca Finint, ha posto l’accento sull’importanza del traguardo raggiunto: “Siamo particolarmente orgogliosi di essere stati parte di tutte le emissioni Hydrobond. Questo strumento ha supportato in modo decisivo lo sviluppo sostenibile del servizio idrico veneto, in piena sintonia con i principi dell’Agenda 2030”.

Il supporto di SACE, evidenziato da Valerio Perinelli, Chief Business Officer, rafforza ulteriormente l’operazione: “Il nostro contributo tramite la Garanzia Archimede rappresenta un motore per la competitività, generando un impatto economico stimato in 220 milioni di euro in valore di produzione e preservando oltre 1.000 posti di lavoro”.

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