• Intesa Nov 24 8501

Vertice a Palazzo Chigi: Meloni guida il Governo verso il summit di Parigi sull'Ucraina

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Vertice a Palazzo Chigi: Meloni guida il Governo verso il summit di Parigi sull'Ucraina

Si è svolto questa mattina a Palazzo Chigi un vertice cruciale per definire la posizione italiana in vista del summit internazionale che si terrà domani a Parigi, dedicato alla pace e alla sicurezza in Ucraina.

Vertice a Palazzo Chigi: Meloni guida il Governo verso il summit di Parigi sull'Ucraina

Il summit, promosso dal presidente francese Emmanuel Macron, riunirà la cosiddetta “coalizione dei volenterosi”, un gruppo di Paesi intenzionati ad approfondire il coordinamento a sostegno di Kyiv, sul piano militare, umanitario e diplomatico. La partecipazione dell’Italia è stata confermata ufficialmente nei giorni scorsi, ma il vertice odierno è servito a delineare una linea unitaria da portare al tavolo europeo.

La presenza istituzionale: da Meloni a Crosetto
Alla riunione a Palazzo Chigi hanno preso parte la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro della Difesa Guido Crosetto, il vicepremier e titolare del dicastero degli Esteri Antonio Tajani (in collegamento dal Friuli Venezia Giulia), e il vicepremier Matteo Salvini. Alla riunione erano presenti anche rappresentanti delle forze armate e diplomatici esperti di dossier ucraino, a conferma della dimensione interministeriale e strategica dell'incontro. La composizione del tavolo segnala la volontà del governo italiano di presentarsi a Parigi con una linea compatta, dopo settimane di interrogativi sull’atteggiamento europeo verso il conflitto.

Obiettivi italiani per il vertice a Parigi
L’Italia intende ribadire il proprio impegno nella difesa dell’Ucraina, pur mantenendo una postura prudente rispetto a eventuali escalation. La premier Meloni ha sempre insistito sul fatto che Roma debba essere un attore protagonista nella gestione della crisi ucraina, ma senza perdere di vista l'equilibrio geopolitico del Mediterraneo e i riflessi sul fronte interno. La partecipazione al summit serve anche a rafforzare il ruolo internazionale dell’Italia come mediatore affidabile, in grado di coniugare il sostegno a Kyiv con la promozione di percorsi diplomatici credibili e stabili.

Le divisioni all’interno della maggioranza
Nonostante l’apparente compattezza, le sensibilità nella maggioranza restano differenti. Tajani ha sempre mantenuto un profilo europeista, in linea con le posizioni di Bruxelles e della Nato, mentre Salvini ha più volte espresso perplessità sull’invio di armi e sull’impatto delle sanzioni alla Russia. Il vertice odierno è servito anche a smussare queste divergenze e a costruire una posizione comune, che eviti crepe nei prossimi passaggi parlamentari e nelle comunicazioni diplomatiche.

L’Italia e la coalizione dei “volenterosi”

La “coalizione dei volenterosi” è un’iniziativa nata per rafforzare la cooperazione tra Paesi che sostengono con determinazione l’Ucraina, ma fuori dai meccanismi più rigidi dell’Unione Europea. L’Italia, aderendo a questo schema, accetta una maggiore flessibilità diplomatica e l’opportunità di influenzare le decisioni strategiche. Tuttavia, ciò comporta anche una maggiore esposizione alle dinamiche internazionali, e un'assunzione di responsabilità sul futuro della guerra e della pace. Il summit di Parigi sarà un banco di prova per misurare la tenuta dell’asse europeo e per capire se ci sia davvero una via verso un negoziato credibile.

Meloni tra alleanze e leadership europea
Per Giorgia Meloni, la partecipazione al vertice è anche un’occasione per rafforzare il suo profilo di leader internazionale. Dopo la recente apertura di Macron a un possibile invio di truppe occidentali in Ucraina — subito ridimensionata dai partner — la premier italiana si troverà a gestire un equilibrio complesso: rassicurare gli alleati sull’impegno italiano, senza però alimentare tensioni o pericolose ambiguità. La postura italiana sarà determinante per mantenere una posizione centrale nei futuri sviluppi diplomatici, soprattutto in vista del Consiglio Europeo di primavera.

Il ruolo delle forze armate e della diplomazia italiana
Durante il vertice sono stati ascoltati anche i vertici militari e diplomatici, per una valutazione aggiornata della situazione sul campo e delle capacità logistiche italiane. L’obiettivo è mantenere il livello di sostegno già assicurato nei mesi scorsi, ma evitando un coinvolgimento diretto che possa essere percepito come un salto di qualità nel conflitto. La diplomazia italiana punta invece a mantenere aperti canali con attori terzi, come la Turchia o il Vaticano, per eventuali iniziative di mediazione.

Verso il summit: l’Italia si prepara al confronto
La riunione di questa mattina ha rafforzato la linea di fondo del governo: solidarietà all’Ucraina, sostegno politico e tecnico alla sua difesa, ma nessun passo avventato che possa destabilizzare l’equilibrio internazionale. Il summit di domani a Parigi si preannuncia come un momento di chiarimento su obiettivi, limiti e strategie della coalizione occidentale. L’Italia si presenta con un messaggio di coerenza e responsabilità, consapevole che la guerra in Ucraina non è più solo una questione regionale, ma un capitolo cruciale per l’ordine mondiale.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 22 record
Pagina
1
28/03/2025
Gianni Letta: La politica è diventata volgarità in Tv
C’è un’Italia che urla, che insulta, che si accapiglia ogni sera sotto le luci fredde dei ...
28/03/2025
Bruxelles prepara contromisure ai dazi. Meloni rivendica il primato sul Pnrr, ma avverte: “Serve il premierato”
Bruxelles prepara contromisure ai dazi. Meloni rivendica il primato sul Pnrr, ma avverte: ...
28/03/2025
Verso lo sblocco delle demolizioni di 3,5 milioni di veicoli bloccati da fermo amministrativo
Con un voto trasversale, la Camera ha approvato una proposta di legge che potrebbe liberar...
28/03/2025
Ucraina: Usa in disarmo, Europa divisa. Putin ora gonfia il petto e alza il prezzo, nuova proposta
Il leader del Cremlino rilancia il controllo sull'Ucraina e approfitta della debolezza occ...
28/03/2025
Francia: Libia gate, chiesti 7 anni di carcere per Sarkozy
La Procura finanziaria francese ha avanzato una richiesta di condanna a sette anni di recl...
27/03/2025
Il voto inquinato come sistema: quando la politica diventa ostaggio del consenso comprato
Il voto inquinato come sistema: quando la politica diventa ostaggio del consenso comprato
Trovati 22 record
Pagina
1
  • Intesa Nov 24 720