Usa: la United Auto Workers teme di perdere potere col passaggio all'elettrico

- di: Redazione
 
Mentre un numero sempre crescente di case automobilistiche guardano ai veicoli elettrici, c'è chi teme che questa svolta potrebbe essere negativa per il sindacato. A farsi portavoce di questo timore è stata la potente centrale sindacale americana United Auto Workers che teme di perdere potere nella contrattazione a favore dei lavoratori delle nuove fabbriche di batterie per veicoli elettrici che riforniranno le tre case automobilistiche di Detroit.
A fare sentire forte la voce di Yaw, che rappresenta 372 mila operai, è il suo presidente, Ray Curry, secondo il quale la rappresentanza sindacale negli stabilimenti di batterie è fondamentale, dato che le principali case automobilistiche stanno puntando il loro futuro sull'adozione diffusa dei veicoli elettrici.

Usa: la United Auto Workers teme di perdere potere col passaggio all'elettrico

General Motors, Ford e Stellantis hanno annunciato l'intenzione di costruire sette stabilimenti statunitensi in joint venture con produttori di batterie. Gli impianti daranno lavoro a migliaia di dipendenti e forniranno energia per veicoli elettrici che, secondo le case automobilistiche, rappresenteranno fino alla metà delle loro vendite negli Stati Uniti entro il 2030, a fronte del 5% attuale.
Durante la transizione dai motori a combustione all'elettricità, che durerà parecchi anni, ha affermato Curry, migliaia di lavoratori che ora producono motori e trasmissioni avranno bisogno di lavoro. Curry ha sostenuto che questi lavoratori dovrebbero ricevere i salari più alti di quelli erogati per gli operatori della catena di montaggio, ora circa 32 dollari l'ora, senza che nessun posto di lavoro venga perso a causa del cambiamento tecnologico.

Secondo gli esperti, poiché le vendite di veicoli a benzina diminuiscono e gli impianti di batterie diventano una delle poche aree di crescita dell'occupazione del settore, la UAW dovrà organizzare queste fabbriche se vuole mantenere i posti di lavoro. Anche perché occorrerà un numero minore di lavoratori per costruire veicoli elettrici, che sono molto più semplici da produrre rispetto ai veicoli con motore a combustione. Sempre ad avviso degli esperti, poiché gli impianti sono joint venture tra le case automobilistiche e i produttori di batterie, le due società potrebbero differire sulla questione della rappresentanza sindacale. GM, che aprirà il primo degli impianti di batterie questa estate a Lordstown, Ohio, ha affermato che sosterrà la rappresentanza dell'UAW.

La questione dei posti di lavoro in veicoli elettrici è così importante per il futuro dell'UAW (come delle altre rappresentanze sindacali) che già qualcuno ipotizza il ricorso allo sciopero contro le case automobilistiche una volta che i contratti collettivi scadranno a settembre 2023. Con l'inflazione ai massimi da 40 anni, l'UAW cercherà di ripristinare gli aumenti salariali legati al costo della vita, che sono stati sospesi dopo che la Grande Recessione del 2008-2009 ha colpito l'industria automobilistica.
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