Offerta Unicredit su Banco Bpm, il CEO Orcel: “Non abbiamo ambizioni su Montepaschi”

- di: Redazione
 
Andrea Orcel, CEO di Unicredit, afferma che l’offerta di scambio su Banco Bpm – ai fini di rilevare l’Istituto - non ha, tra le sue finalità, quella di arrivare al controllo di Monte dei Paschi, di cui Banco Bpm ha acquistato il 5%, che diventa 9% se si considera la quota della società “Anima”, controllata da Banco Bpm.

Offerta Unicredit su Banco Bpm,  il CEO Orcel: “Non abbiamo  ambizioni su Montepaschi”

Presentando l’offerta pubblica di scambio, infatti, Orcel ha ricordato che Banco Bpm ha detto che la quota acquisita in Mps è per proteggere gli accordi di distribuzione tra Montepaschi e Anima. “Penso sia una buona idea – ha scandito Orcel - noi non abbiamo ambizioni su Mps”.

Durante la presentazione dell’operazione da parte dei vertici di Unicredit, è emerso che l’offerta mira a rafforzare la posizione competitiva di UniCredit in Italia, uno dei mercati principali del Gruppo, creando una seconda banca ancora più forte in un mercato attraente, in grado di generare un significativo valore di lungo termine per tutti gli stakeholder e per l’Italia.

“La natura complementare delle attività sia in termini di aree geografiche che di segmenti di clientela, unita alla dimostrata capacità di esecuzione di UniCredit, fanno sì che il Consiglio di Amministrazione ritenga che l’operazione rappresenti un rischio di esecuzione gestibile”.

Si prevede che l’esecuzione dell'offerta di scambio sarà completata entro giugno 2025, con la piena integrazione completata entro approssimativamente i 12 mesi successivi e con la maggior parte delle sinergie realizzate entro 24 mesi. “UniCredit – afferma una nota del Gruppo bancario - ha una solida esperienza in acquisizioni integrate con successo, con le competenze e le conoscenze gestionali necessarie per eseguirle in modo efficiente”.

Se completata, la transazione consentirà a UniCredit di accelerare ulteriormente la realizzazione di una crescita di qualità, sostenibile e di lungo termine. Rafforzerà sostanzialmente la sua posizione in Italia assicurando allo stesso tempo gli investimenti per la clientela, nei canali di distribuzione e nella tecnologia di Banco BPM.

Il vantaggio di una combinazione, sostiene il Gruppo guidato da Orcel, è evidente da un punto di vista geografico, perché rafforzerebbe la presenza di UniCredit nel suo principale mercato domestico, che rappresenterebbe circa il 50% dell’utile netto combinato del Gruppo. Per i clienti, la combinazione garantirebbe fabbriche prodotto rafforzate, altamente complementari e al servizio di entrambe le entità, canali di distribuzione più efficacemente integrati e un’organizzazione più efficiente a supporto.
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