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Intermonte: Ops su Banco Bpm, possibile rilancio Unicredit da 3,7 miliardi

- di: Redazione
 
Intermonte: Ops su Banco Bpm, possibile rilancio Unicredit da 3,7 miliardi
Unicredit potrebbe mettere sul piatto 3,7 miliardi di euro cash per l’Offerta pubblica di scambio (Ops) su Banco Bpm. Lo affermano gli analisti di Intermonte, investment bank quotata e indipendente.

Intermonte: Ops su Banco Bpm, possibile rilancio Unicredit da 3,7 miliardi

Per Intermonte l’acquisizione di Banco Bpm da parte di Unicredit “ha una forte logica industriale”, ma è inadeguata e “ha bisogno di una componente cash che Unicredit si può facilmente permettere, specialmente se l’operazione con Commerzbank dovesse scomparire”.

Sommandosi allo scambio azionario già proposto, l’aggiunta di 3,7 miliardi cash porterebbe a 9 euro ad azione la valutazione di Banco Bpm.
“Riteniamo – affermano gli analisti di Intermonte - che il potenziale sinergico dell’offerta di Unicredit sia di gran lunga superiore ai livelli previsti in altre operazioni, come Commerzbank", mentre lo scambio azionario proposto con l’Ops “non è coerente con il valore fondamentale” di Banco Bpm in quanto “non incorpora alcun tipo premio, né per le sinergie né per il controllo”.

Secondo Intermonte, che alza il target price di Banco Bpm a 8,45 euro, un rilancio di questo tipo sarebbe “quasi rispettoso” degli standard di ritorno sul capitale di Unicredit, che resterebbero “vicini alla soglia del 15%” indicata da Andrea Orcel.

Se si guarda invece al capitolo della fusione amichevole tra il Banco e Mps attraverso uno scambio azionario con un premio del 10% da parte di Banco Bpm, per gli analisti valuterebbe Montepaschi 8,2 miliardi di euro, pari a 6,83 euro ad azione. Per Intermonte, la possibile mossa difensiva del management del Banco “sembra offrire sinergie di costo” e garantirebbe a Mps “l’accesso a tutte le fabbriche prodotto” del Banco. Il ‘terzo polo’ che ne nascerebbe sarebbe “ben capitalizzato”, con un Cet1 del 16,4% nel 2025, e darebbe la possibilità alla nuova banca di aumentare la remunerazione per i soci, così da agevolare anche l’approvazione dell’operazione in assemblea, osserva Intermonte.
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