Il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha incontrato a Roma, in questi giorni, nella sede del dicastero, i rappresentanti delle maggiori sigle sindacali per affrontare i temi principali inerenti all’industria turistica, come la questione dell'accessibilità dei territori e delle strutture ricettive, ma anche il tema degli affitti brevi e l'annosa questione del lavoro.
Turismo, Santanchè incontra i sindacati e istituisce tavolo permanente
Si tratta del primo appuntamento è di un calendario fitto di incontri con le parti sociali e che vedrà coinvolte le organizzazioni datoriali e le associazioni di categoria.
“Il turismo - ha commentato Santanchè - rappresenta il 13% del Pil della nazione ed è centrale nelle politiche del governo. Per noi è fondamentale il confronto con chi il settore lo rappresenta, lo vive, lo conosce e quotidianamente affronta problemi e offre soluzioni. L'obiettivo è continuare a lavorare insieme per rendere sempre più strutturale il comparto e attuare strategie per gestirlo e organizzarlo al meglio così da renderlo realmente la prima risorsa della nazione”.
Il Ministero ha inoltre annunciato che renderà permanente il tavolo di confronto con le associazioni datoriali, per analizzare periodicamente i singoli comparti turistici e trovare le soluzioni migliori, nell’ambito della visione indicata nel Piano strategico del turismo 2023-2027.
Durante l'evento si è anche discusso della mappatura delle aziende turistiche, un'azione fortemente voluta dalla ministra partendo proprio dai codici Ateco, per i quali il Ministero ha recentemente lanciato una consultazione." Oggi ci troviamo - ha spiegato Santanché - in una condizione per cui un ristorante, ad esempio, non è riconosciuto come azienda turistica essendo così escluso non solo dai diritti e doveri, ma anche da rilevazioni o peggio da azioni di comparto come, ad esempio, dai benefici derivanti dagli incentivi del turismo. Una situazione, questa, che voglio affrontare e risolvere il prima possibile perché non è possibile fare economie di scala e scelte strategiche su un settore frammentato".
"Esprimiamo il nostro apprezzamento per la volontà di istituire un tavolo con le principali associazioni datoriali rappresentative del settore per continuare il confronto sulle tematiche più significative che riguardano l'industria turistica", ha sottolineato Roberto Calugi, direttore generale di Fipe Confcommercio, al termine della seconda giornata di incontri.
Ci sono aggiornamenti anche sul tema della occupazione nel travel. In particolare, il ministro pone l’accento sugli ultimi dati inerenti al mercato del lavoro da cui provengono “ottimi segnali che stiamo ricevendo da Umbria, Marche, Toscana ed Emilia-Romagna, regioni che stanno vivendo un vero e proprio boom di assunzioni trainate dal mercato occupazionale del turismo, sono di conforto. Ci indicano, soprattutto, che la strategia messa in campo dal ministero del Turismo, all’interno di una più ampia e articolata visione di governo, si sta rivelando efficace. Dal bonus estate per i lavoratori, molto apprezzato anche dalle associazioni di categoria che ci chiedono di renderlo strutturale, al decreto flussi, passando, naturalmente, per l’abolizione del reddito di cittadinanza, reo di lasciare a casa i nostri giovani, quando invece i ragazzi possono trovare nel turismo quell’ascensore sociale che in Italia, finora, è mancato”.
Al tavolo con il ministro ha partecipato anche Federalberghi, che ha concentrato la propria attenzione sul tema degli affitti brevi. "Abbiamo registrato - ha dichiarato il direttore generale, Alessandro Nucara - positivi avanzamenti sul tema degli standard minimi che gli appartamenti in locazione breve devono possedere, per ragioni di sicurezza e di conformità agli strumenti urbanistici, sui relativi controlli e sull'adeguamento (da quattro a due appartamenti) della soglia oltre la quale l'attività si presume svolta in forma imprenditoriale. Non possiamo invece nascondere il nostro disappunto per il passo indietro che si profila all'orizzonte sul 'minimum stay', che continuiamo a ritenere un elemento essenziale della riforma". Il giudizio finale però della Federazione è rimasto per il momento sospeso, in attesa della lettura del testo ufficiale che sarà depositato in Parlamento.
Grande apprezzamento anche da parte di Fiavet, in particolare per l’approccio costruttivo per i problemi del settore. Le preoccupazioni sollevate dalla Federazione riguardano soprattutto i prossimi scioperi del trasporto aereo europeo di agosto. "Sarebbe auspicabile - ha spiegato Fiavet - un lavoro congiunto tra i governi, mettendo il tema all'ordine del giorno del prossimo Consiglio d'Europa e segnalando la problematica alla direzione generale trasporti della Commissione Ue, per disporre un piano di emergenza in grado di garantire i livelli essenziali ai viaggiatori, senza mettere a rischio il lavoro di coloro che operano nel settore dei viaggi organizzati". A livello nazionale sarebbe invece utile, per la Federazione, anche l'intervento della Commissione di Garanzia della legge sugli scioperi, per adottare misure preventive che assicurino i servizi pubblici essenziali.
Fiavet ha infine chiesto al ministro di farsi ambasciatrice presso il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, per intervenire sul Codice Urbani, per consentire alle imprese che commercializzano prodotti italiani di utilizzare, in maniera più semplificata, le immagini iconiche dei nostri beni culturali per la realizzazione di materiali promozionali.
"Non possiamo che accogliere con favore il metodo del dialogo continuo instaurato dal Ministero del Turismo con le associazioni e gli stakeholder del settore - ha detto Franco Gattinoni, presidente di Fto, Federazione del Turismo organizzato - ora è importante concentrarsi sulle emergenze contingenti e sui nodi strutturali che riguardano soprattutto i trasporti, segnatamente quello aereo, la carenza di risorse umane e gli aspetti economico-finanziari".
Da lungo tempo, la Federazione sta portando avanti una battaglia sugli abusi che colpiscono il mercato dei voli, particolare quello dei "low cost". Fto ha anche segnalato le persistenti difficoltà economico finanziarie di molte imprese associate, soprattutto quelle micro e piccole. "In questa fase post-pandemica abbiamo ancora necessità di attenzione e sostegni. Bene che sia stata finalmente annunciata la prossima uscita dell'avviso per i 39 milioni di contributi Covid, immediatamente pagabili grazie al recepimento della nostra proposta di utilizzo del 'de minimis'. Abbiamo anche richiesto di aumentare l'importo con eventuali risorse non assegnate sui precedenti bandi e Digitour, e rifinanziare il fondo indennizzo voucher a tutela di aziende e consumatori", ha concluso Gattinoni.