Turismo, Garavaglia: "Capisco la rabbia degli albergatori, l'estate 2021 sarà migliore"

- di: Daniele Minuti
 
Giorno dopo giorno, l'Italia continua a essere palcoscenico per i rappresentanti di diversi settori che esprimono le loro difficoltà causate dalle restrizioni imposte dal Governo nel tentativo di rallentare i contagi da Covid-19, con quelle relative al periodo di Pasqua che hanno scatenato particolari polemiche fra i membri della filiera del turismo.
A far scattare le proteste è la surreale possibilità per i cittadini italiani di viaggiare all'estero per una vacanza nonostante sia vietato spostarsi fra le varie Regioni, come spiegato in un appello lanciato da Federalberghi che definiva questa norma "una beffa per il mondo del turismo italiano".

Proprio il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, ha parlato di questo in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera: "Capisco l'atteggiamento degli albergatori ma se lo scorso anno siamo andati in vacanza, succederà anche quest'anno anzi, l'estate del 2021 sarà anche migliore di quella del 2020. Gli albergatori sbagliano a essere preoccupati, perché stavolta sarà diverso: prima di tutto abbiamo i vaccini, in più abbiamo l'esperienza del passato che ci porta ad atteggiamenti più responsabili, seguendo protocolli più collaudati che mi portano a essere parecchio ottimista. Voglio però essere chiaro, gli automatismi che ci sono nelle misure di chiusure saranno gli stessi che ci saranno nelle apertura, così come si chiude tutto appena i dati del Covid preoccupano, allo stesso modo si riapre quando i dati sono incoraggianti. La mia speranza è riaprire molto prima di quanto fatto lo scorso anno".

Inevitabile però il commento sull'ormai celebre "norma" pasquale che permetterà agli italiani di spostarsi fra Regioni per prendere un aereo diretto all'estero: "Il turismo è sia in entrata che in uscita, cosa dovremmo fare, impedire alle persone di partire? Il traguardo che ci siamo posti è garantire il prima possibile la mobilità interna e per questo è fondamentale accelerare il piano vaccinale. Se invece volete sapere che senso ha il divieto di circolazione fra le zone arancioni, rispondo che non ne ha. L'ideale sarebbe rientrare in zona gialla dopo Pasqua per tornare a spostarsi ma dipende unicamente dai dati dei contagi".

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