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Trump: “Dazi per tutti, chip nel mirino”

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Trump: “Dazi per tutti, chip nel mirino”

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato una nuova ondata di dazi che colpiranno duramente il settore tecnologico, puntando direttamente contro i chip. “Nessun Paese si salverà – ha dichiarato – di fronte agli squilibri commerciali e alle barriere non tariffarie imposte contro di noi, in particolare dalla Cina”. La mossa segna un ritorno deciso alla linea protezionista che ha caratterizzato il primo mandato del tycoon e ora si ripropone con maggiore determinazione, stavolta guidata direttamente dalla Casa Bianca, nel pieno delle funzioni presidenziali.

Trump: “Dazi per tutti, chip nel mirino”

Trump ha anticipato che entro pochi giorni verranno varate misure precise per tassare i semiconduttori importati. Il provvedimento potrebbe includere tariffe su smartphone, laptop e altri dispositivi strategici per il comparto digitale, anche se per ora tali misure sarebbero di carattere temporaneo. La scelta di non prevedere alcuna eccezione – nemmeno per alleati commerciali storici – conferma la volontà della nuova amministrazione di rompere con i paradigmi del libero scambio multilaterale, puntando tutto su un rilancio dell’industria americana.

Borse in altalena

I mercati hanno reagito con una cauta ripresa dopo le turbolenze della scorsa settimana. I futures su Wall Street segnano +0,8%, mentre la Borsa di Tokyo ha aperto in forte crescita, superando il +2% prima di rientrare su valori più stabili. Tuttavia, l’annuncio sui dazi rischia di aprire una fase di incertezza che potrebbe rimettere sotto pressione gli indici mondiali, in particolare quelli legati ai colossi dell’hi-tech e ai produttori di componenti elettronici. Gli investitori, per ora, rimangono in attesa dei dettagli tecnici delle nuove misure.

Cina e non solo nel mirino
Sebbene Pechino resti l’obiettivo principale del nuovo pacchetto di dazi, anche altri attori internazionali potrebbero essere coinvolti. Il presidente Trump ha lasciato intendere che nessun Paese potrà considerarsi al riparo se non sarà disposto a rivedere gli accordi bilaterali in chiave più favorevole agli Stati Uniti. Il messaggio ha già messo in allarme le grandi economie asiatiche, da Taiwan alla Corea del Sud, mentre in Europa cresce il timore di una nuova guerra commerciale in piena regola, con impatti diretti sull’export e sull’equilibrio geopolitico delle filiere digitali.

Linea dura in chiave elettorale
Anche se Trump siede ora alla Casa Bianca, la logica elettorale continua a influenzare le sue scelte. Il presidente vuole marcare una distanza netta rispetto al predecessore, accusato di aver mantenuto un atteggiamento troppo morbido verso la Cina e di non aver saputo difendere la leadership industriale americana. Con l’annuncio dei dazi, Trump torna a scommettere sulla narrazione del riscatto nazionale: meno dipendenza dall’estero, più produzione interna, più posti di lavoro. E intanto l’America – ancora una volta – fa tremare i mercati mondiali.

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