Stanchi del telemarketing? Trasferitevi in Gran Bretagna

- di: Bianca Balvani
 
Se anche voi, come me e come tutti, siete esasperate vittime di telefonate che, ad ogni ora del giorno (ma anche della sera inoltrata), vi raggiungono ovunque prospettandovi un futuro di ricchezza se accettate le loro proposte di prodotti finanziari, preparate le valigie e trasferitevi nel Regno Unito dove, evidentemente, il grido di dolore della gente è stato raccolto dal governo.
Che però, più che dal disturbo che esse arrecano, è seriamente preoccupato perché, attraverso queste telefonate, vengono veicolate truffe con l'offerta di prodotti finanziari che si dimostrano solo uno specchietto per le allodole.

Stanchi del telemarketing? Trasferitevi in Gran Bretagna

Le truffe - in Gran Bretagna, da noi e in chissà quanti Paesi - si articolano soprattutto con l'offerta di prodotti assicurativi fittizi o schemi di criptovaluta che rischiano di mandare a gambe all'aria risparmi di una vita, impossibili da recuperare visto che le ''centrali'' di queste organizzazioni criminali si perdono tra server che rimbalzano le chiamate nei quattro angoli del mondo.
E' un problema presente anche in Italia dove, sempre che si riesca a mantenere la calma alla centesima telefonata nell'arco di un breve lasso di tempo, basterebbe un ''no, grazie'', se si capisce che la fregatura è in arrivo. Ma è solo un pannicello caldo perché, da lì a poco tempo, ecco una nuova telefonata con cui un tizio o una tizia, di cui non si capisce bene perché abbiano scelto proprio te, a cui regalare la ricchezza perenne, ti propone questo o quello, lanciando un'esca alla tua speranza.

Le nostre istituzioni si sono attrezzate per scovare questi criminali
(parliamo solo di quelli che propongono incassi che nemmeno nostra madre, che ci vuole bene, potrebbe prospettarci), ma è una impresa titanica, perché i cervelli sono lontani e, comunque, coperti dalla compiacenza di Stati che ci guadagnano pure.
Ora, tornando al Regno Unito, si vuole cambiare registro e il governo ha deciso di istituire una speciale squadra antifrode, che avrà a disposizione 500 superesperti, rispetto ai 120 attuali. Non abbiamo statistiche su quanto italiani siano stati fregati dalle truffe via telefono, ma la loro percentuale non dovrebbe inferiore a quella della Gran Bretagna, dove un cittadino su 15 è rimasto vittima di frode, ora il crimine più comune. Ma le percentuali sono forse di minore impatto ai numeri. Nell'estate dello scorso anno, Ofcom, il regolatore dei media britannici, ha quantificato in 41 milioni il numero di persone che sono state prese di mira da chiamate e messaggi sospetti, la maggior parte online.

Non sappiamo che i nostri ministri (di Giustizie e dell'Interno) siano a conoscenza di quel che fa il governo britannico, non sarebbe male che si andassero a leggere l'annuncio secondo il quale ''chiunque riceva una chiamata cercando di vendergli prodotti come schemi di criptovaluta o assicurazioni saprà che si tratta di una truffa". L'aspetto che più sembra significativo è che saranno bandite le cosiddette "Sim Farms", usate per inviare messaggi di testo in massa. Che è poi quello che accade anche in Italia, dove hai voglia a bloccare numeri che sai essere di scocciatori, ma senza risultato, perché i numeri a disposizione dei ''massacratori'' online sono sterminati. Nello sforzo di tutelare i cittadini (anche per quanto riguarda la loro salute mentale, messa a dura prova da telefonate inopportune e spesso aggressive) il governo di Londra ha deciso di fare scendere in campo anche i servizi segreti che, di concerto con la polizia, lavoreranno con i partner esteri per chiudere i call center coinvolti in frodi. Ma, per i laburisti, quella del governo conservatore è la classica chiusura delle stalle quando i buoi sono già andati via, parlando di ''decine di miliardi persi a causa di frodi contro le imprese e il governo, e si basano su stime del costo della frode per i membri del pubblico che sono vecchie di sette anni''.
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