La caduta di Sinner e la grinta di Gattuso: tra sport e leadership, l’Italia si riscopre fragile e determinata
- di: Cristina Volpe Rinonapoli

Il torneo ATP 500 di Halle, in Germania, ha registrato ieri un risultato sorprendente e per certi versi clamoroso: Jannik Sinner, numero uno del ranking mondiale, è stato eliminato agli ottavi di finale dal kazako Alexander Bublik, attualmente 45esimo nella classifica ATP. Il match, durato tre set e conclusosi con il punteggio di 6-3, 3-6, 6-4, ha messo in luce un Sinner meno centrato del solito, poco brillante nella risposta e visibilmente in difficoltà nell’adattarsi al gioco brillante e imprevedibile dell’avversario. Per il tennista altoatesino si tratta di uno stop inaspettato, che arriva proprio nel periodo di avvicinamento a Wimbledon, dove le aspettative su di lui sono altissime.
La caduta di Sinner e la grinta di Gattuso: tra sport e leadership, l’Italia si riscopre fragile e determinata
Bublik, noto per il suo stile eccentrico e le soluzioni estemporanee, ha saputo disinnescare la regolarità di Sinner alternando colpi potenti a smorzate improvvise. Dopo aver vinto con autorità il primo set, il kazako ha subito la reazione dell’azzurro nel secondo parziale, ma ha poi chiuso con personalità nel terzo set, lasciando a Sinner poche occasioni per rientrare in partita. Le statistiche del match parlano chiaro: Bublik ha servito con più efficacia nei momenti decisivi e ha osato di più nei game cruciali. Per Sinner, che aveva iniziato la stagione sull’erba con l’obiettivo dichiarato di arrivare al top a Londra, la sconfitta rappresenta un campanello d’allarme ma anche una tappa di crescita in un percorso ancora lungo e ambizioso.
L’Italia del calcio si affida a Gattuso: ‘correre a 100 all’ora per il Mondiale’
Se il tennis azzurro piange momentaneamente il suo leader, il calcio italiano si affida al ritorno di una figura simbolo della grinta e della determinazione: Gennaro Gattuso. Nella giornata di ieri l’ex centrocampista campione del mondo nel 2006 è stato ufficialmente presentato come nuovo commissario tecnico della nazionale italiana. Il suo esordio davanti alla stampa ha avuto il sapore del ritorno alle origini, con toni diretti e frasi nette: “L’Italia ha la squadra per tornare al Mondiale – ha detto – ma bisogna allenarsi a 100 all’ora, io non transigo”. Il riferimento non è solo fisico, ma anche mentale: l’ex tecnico di Napoli e Valencia intende riportare nello spogliatoio quella fame agonistica che, a suo dire, è mancata negli ultimi anni.
Un cambio di passo per ridare identità agli Azzurri
Gattuso ha parlato di “senso di appartenenza”, “entusiasmo” e “talento da far emergere”, ponendo le basi per un progetto che vuole essere radicale. “Non è vero che non abbiamo talento – ha detto – bisogna solo crederci e lavorare senza paura”. Parole che richiamano il suo stile da combattente, ma che pongono anche interrogativi sulla sostenibilità tecnica della sua visione in un calcio sempre più orientato alla costruzione e al possesso. I primi convocati e le scelte tattiche saranno quindi il banco di prova reale della nuova gestione, ma per ora Gattuso sembra aver già colpito nel segno: riportare entusiasmo attorno alla maglia azzurra.
Tra cadute e rilanci, lo sport italiano cerca stabilità e orgoglio
Il mercoledì sportivo del 19 giugno si chiude quindi con due volti dell’Italia sportiva: da una parte la caduta imprevista del suo tennista di punta, dall’altra il rilancio del calcio affidato a un uomo simbolo del sacrificio e della lotta. Due storie apparentemente distanti ma unite dalla ricerca di riscatto, dalla consapevolezza che il successo non è mai garantito e che l’identità, più dei risultati, può essere la leva per affrontare ogni sfida. Anche nella MotoGP, intanto, si scaldano i motori: oggi sono previste le libere e le prequalifiche al Mugello, in un altro scenario dove l’Italia spera di tornare protagonista.