Sicurezza degli investimenti prioritaria per il 65% degli italiani

- di: Redazione

13/12/2024

Nelle scelte finanziarie degli italiani 2024, riportate dall'indagine sul risparmio e sugli investimenti di Intesa Sanpaolo e Centro Einaudi, la sicurezza resta una priorità: il 65% di chi investe la considera la prima caratteristica a cui fare attenzione. Si allunga, inoltre, l'orizzonte temporale degli investimenti e cala il grado di diversificazione dei portafogli.

Sicurezza degli investimenti prioritaria per il 65% degli italiani

Il 95% degli intervistati conferma la propria indipendenza finanziaria, sia pure con sensibili differenze di genere, livello di istruzione, professione e fasce di età. Nonostante le incertezze di natura geopolitica, il 59,4% dichiara di aver risparmiato nei dodici mesi precedenti l'indagine, in netto progresso rispetto al 53,5% del 2022 e al 54,7% del 2023. Diminuisce leggermente la quota media di reddito risparmiata (11%, da 12,6).

Dopo un 2023 che aveva visto un risveglio di attenzione da parte degli italiani verso gli argomenti economici e finanziari, i dati 2024 si riportano su valori storici, con il 30 % degli intervistati che si dichiara "per niente interessato" a questi temi. Gli immobili pesano per il 63% del patrimonio medio del campione. La banca rimane il consulente più apprezzato: raccoglie oltre il 60% delle citazioni in tutte le classi di età, con picchi oltre i due terzi per gli intervistati tra i 45 e i 64 anni. Cresce, tra il 2023 e il 2024, l'inclinazione delle famiglie italiane verso le obbligazioni: la relativa quota nei portafogli sale dal 28 al 34%. Flette invece la percentuale di chi opera in azioni (dal 6 al 5,6%). Gli investimenti alternativi catturano un limitato interesse: i metalli preziosi rimangono la scelta più popolare, seguiti dagli investimenti etici e ESG.

Tags: economia, investimenti, intesa sanpaolo, einaudi

Notizie dello stesso argomento

Trovati 102 record

Pagina

...

Economia e Finanza

11/12/2025

Germania: produzione industriale sorprende ma crisi non è finita