Serie A, torna il pubblico ma il 40% dei biglietti rimane invenduto

- di: Daniele Minuti
 
Lo scorso weekend ha visto la ripartenza del campionato di calcio di Serie A e con esso, anche il ritorno allo stadio dei tifosi che possono entrare a vedere le partite se provvisti di Green Pass (e comunque senza superare la quota del 50% di capienza massima dell'impianto per ragioni sanitarie).

Eppure, nonostante la voglia di tornare ad assistere alle partite dal vivo fosse molta, questo non è bastato per riempire gli impianti nei primi tre giorni della nuova stagione: stando ai numeri pubblicati da Repubblica, sono rimasti invenduti più di 60.000 biglietti, quindi circa il 40% del totale dei tagliandi acquistabili, per il primo turno di Serie A.

In parte le vacanze, ma senza sottovalutare il costo dei biglietti. La voglia di tornare allo stadio in Italia c’è stata, ma non abbastanza da riempire – fin dove consentito – gli impianti della Serie A.
Come riportato da La Repubblica, nel giorno del ritorno dei tifosi più di 60 mila biglietti sono rimasti invenduti, quasi il 40% di quelli acquistabili. Era la prima volta, dall’inizio della pandemia, che gli stadi tornavano ad aprire le porte, seppure con capienza ridotta della metà.

Tuttavia, nessuno è stato preso d’assalto: nemmeno un sold out. Circa 8 mila posti vuoti a San Siro, più di 5 mila sia all’Olimpico che al Maradona, a Torino per Toro-Atalanta sono stati quasi 10 mila i seggiolini che nessuno ha occupato.
In totale, sono stati 113.665 contro i possibili 178.550 i ticket staccati per le sfide, con Olimpico e Dacia Roma tra gli stadi più pieni in proporzione. Difficile sia solo colpa dell’avvio del campionato a una settimana da Ferragosto.
Un altro tema, infatti, è quello del prezzo dei tagliandi per poter assistere alle partite. Senza l’apertura di campagne abbonamenti, uno spettatore abituale sarà costretto in prospettiva a spendere molto di più per assistere a tutte le sfide della propria squadra del cuore.
Soprattutto se i costi decollano. Per la gara inaugurale del campionato – ad esempio –, l’Udinese ha messo in vendita le curve a 60 euro (48 euro per gli abbonati alla stagione 2019/20), i distinti a 110 (80), la tribuna laterale a 105 euro (84), la tribuna centrale a 140 (112). Il settore ospiti costava 60 euro senza riduzioni.

Allo stesso modo, l’Hellas Verona per la sfida in programma il prossimo venerdì contro i Campioni d’Italia dell’Inter ha messo il settore ospiti a 40 euro. Prezzi difficilmente sostenibili per chiunque, soprattutto per chi vuole seguire anche la propria squadra in trasferta.
Infine, potrebbe pesare anche la diffidenza verso gli eventi di “massa”, nonostante i distanziamenti e la disposizione a scacchiera, poco rispettata sugli spalti. Le code ai controlli hanno dimostrato poi che il problema, semmai, è fuori dagli impianti.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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