I nuovi schiavi: pagati meno 4 euro l'ora, ferie tagliate e infortuni sul lavoro nascosti

- di: Redazione
 
C'è una nuova schiavitù che si manifesta nel mercato del lavoro del Paese e, per strano che possa apparire, la notizia che arriva oggi da Catanzaro non riguarda immigrati, più o meno irregolari, sfruttati perché sotto ricatto.

I nuovi schiavi: pagati meno 4 euro l'ora, ferie tagliate e infortuni sul lavoro nascosti

Con l'esecuzione di cinque misure cautelari, affidate alla Guardia di Finanza, nelle quali si ipotizzano le accuse di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento del lavoro, alle estorsioni e ai reati di falsità ideologica commessa da privato, il Gip e la Procura di Catanzaro hanno svelato un sistema grazie al quale il titolare di cinque supermercati del Soveratese, grazie alla complicità anche di un consulente del lavoro, costringeva i dipendenti a lavorare con una paga già più bassa delle tabelle, ma che poi veniva mutilata chiedendo che parte di essa venisse ridata, al titolare, in contanti, per sfuggire a qualsiasi controllo.
Insieme agli arresti sono state posto, sotto sequestro preventivo, due società che gestivano le attività commerciali.

L'indagine, condotta anche con intercettazioni ambientali ed acquisizione di materiale, ha consento di accertare che, ''sotto le direttive del titolare delle imprese (Paolo Paoletti, 51 anni, ndr) ed approfittando della condizione di necessità e vulnerabilità derivante da precarietà economica, avevano imposto condizioni di lavoro degradanti e pericolose sul luogo di lavoro ad oltre 60 dipendenti, violando sistematicamente la normativa sull’orario di lavoro; corrispondendo una retribuzione palesemente inadeguata o comunque insufficiente rispetto alla quantità e qualità del lavoro svolto (4,00 euro all’ora, a fronte di una prestazione di attività lavorativa di oltre 50 ore a settimana) o sottraendo parte della retribuzione (con restituzione in contanti)''.

Ma la proprietà dei supermercati non si limitava a questo, tagliando i giorni di riposo settimanale e le ferie annuali, previsti dalla legge. Cosicché i dipendenti avevano solo due settimane di ferie all’anno e, se qualcuno di loro aveva sul lavoro degli incidenti, essi non dovevano essere dichiarati come tali (ma come accaduti al di fuori dei punti vendita), negando quindi tutele previdenziali e i risarcimenti previsti dalla legge.
Tags: lavoro
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