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And just like that...Samantha is back

- di: Barbara Bizzarri
 
Potere? Denaro? Entrambi? Oppure un deciso calo di popolarità? Cosa avrà mai convinto Kim Cattrall, la spregiudicata Samantha del vecchio Sex & the City ora diventato …and just like that, a tornare sul set con cui c’era stato ampio spargimento di fiele, sangue e insulti dopo aver disertato la prima serie del sequel dell’inspiegabilmente fortunata serie tv? Che la Cattrall e le colleghe non fossero mai andate d’accordo è un segreto di Pulcinella, a ulteriore riprova che certe amicizie femminili esistono soltanto al cinema o in tv (esatto: sono una favoletta) e della professionalità di set americani e attori inglesi: quanto può essere faticoso recitare la parte della migliore amica di una tizia detestata, a dir poco, nella vita reale?

And just like that...Samantha is back

È esattamente quanto accaduto a Kim, alias Samantha, costretta a ingoiare bocconi amari da Sarah Jessica Parker, indiscutibilmente la star della serie, finché non ce l’ha fatta più e gliene ha dette di tutti i colori nella triste occasione della morte di suo fratello. Parker le invia condoglianze via social (signori si nasce, in effetti) e giustamente la Cattrall si altera e vuota il sacco. Fra le esternazioni meno dure dell’epoca ricordiamo questa perla, sempre diffusa sui social: “Mia madre mi ha chiesto oggi 'Quando ti lascerà in pace quell'ipocrita di @sarahjessicaparker?’ Il tuo continuo tendere la mano è un doloroso promemoria di quanto eri crudele allora e ora. Permettetemi di essere MOLTO chiara (se non l'ho già fatto). Voi non siete la mia famiglia. Tu non sei mia amica. Quindi ti scrivo per dirti un'ultima volta di smettere di sfruttare la nostra tragedia per ripristinare il tuo personaggio di brava ragazza.

Roba da nascondersi sotto una mattonella forever, ma SJP non ha fatto un plissé, dicendo qualcosa tipo, vabbè poverina, ha bisogno di sfogarsi. Per recuperare terreno e telespettatori sembra che a ripescare la Cattrall sia andato nientemeno che Casey Bloys, il grande capo di HBO in persona.

Inutile dire che le critiche più feroci per AJLT prima edizione erano state proprio per l’assenza di Samantha, che non potendo essere fatta fuori come Big, prende provvidenzialmente la via di Londra. I sagaci sceneggiatori, in una puntata, avevano acceso la fiammella della speranza in uno scambio di messaggi con Carrie (il personaggio della vituperata Parker), che la invoca di farsi viva più o meno mentre disperde le ceneri del marito nella Senna. Al che Samantha reagisce con un “soon…” che ha fatto sognare tutti i fans della serie.

Variety, che ha annunciato in anteprima il ritorno della figliola prodiga, scrive poeticamente “l’universo sarà completo per una notte soltanto”, perché Kim Cattrall ha accettato di tornare in una sola scena. Un cameo girato il 22 marzo a New York nella segretezza più assoluta. L’attrice, il cui nome non è apparso sul foglio di chiamata per il giorno delle riprese, secondo quanto riferito ha filmato la scena in auto nel garage del Queens dove vengono girati gli interni della serie, non ha visto né parlato con gli altri componenti del cast e non ha nemmeno incontrato lo showrunner Michael Patrick King.

Per l’occasione, è tornata sul set anche la storica costumista di SATCPatricia Field, che non ha lavorato al sequel perché, dicono, anche lei in rotta con il cast: ha fatto un’eccezione per Samantha. Per ora, il ritorno di Kim Cattrall si limita a questo cameo, che si vedrà nel finale trasmesso ad agosto, mentre la nuova serie debutterà il 22 giugno: non si escludono comunque vari sviluppi, legati magari a un cliffhanger della terza serie.

L’attrice ha deciso, per il momento, di non commentare la sua scelta di tornare a Canossa (o Manhattan, che dir si voglia), limitandosi a pubblicare su IG la notizia tratta da Variety con un ‘Happy Pridedi accompagnamento in un post che le è valso persino i cuoricini di Candace Bushnell, la creatrice di SATC. Insomma, l’impossibile non esiste e tutto può tornare, anche un passato considerato chiuso per sempre: basta avere le giuste motivazioni (e bilioni di dollari).

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