• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

L’ansia non guarda in faccia nessuno: ecco come ci cambia la vita

- di: Jole Rosati
 
L’ansia non guarda in faccia nessuno: ecco come ci cambia la vita
Professionisti, studenti, genitori: l’ansia è la nuova epidemia silenziosa. Un viaggio senza filtri nella mente di chi convive ogni giorno con l’angoscia di “non farcela”.
_____________________________________
___
Un rumore di fondo che non se ne va
L’ansia non urla, ma pulsa. Non ti blocca sempre, ma ti accompagna ovunque. Ti sveglia prima della sveglia, ti affanna nel traffico, ti sussurra in riunione che stai sbagliando tutto. È un compagno scomodo, invisibile, spesso sottovalutato, che trasforma la quotidianità in una battaglia silenziosa. In Italia ne soffre almeno una persona su quattro, secondo l’Istituto Superiore di Sanità (maggio 2025). E non si tratta solo di crisi di panico: l’ansia si infila tra le pieghe della vita normale, logorando chi lavora, chi studia, chi guida un’azienda o semplicemente cerca di tenere insieme i pezzi.
________________________________________
Il mito della performance che ci divora
“Viviamo in una cultura che premia l’efficienza, non la serenità”, spiega la psicoterapeuta romana Elena Montesi, che segue da anni dirigenti e manager alle prese con ansia da prestazione. “Le persone arrivano da me con agende piene, risultati eccellenti, carriere brillanti. Ma dentro si sentono un disastro. Perché l’ansia non guarda al curriculum: si insinua nei non detti, nelle notti insonni, nella paura costante di non essere abbastanza”.
Lo confermano i dati del Censis: nel 2024, oltre il 60% dei quadri e dirigenti italiani ha dichiarato di sentirsi “psicologicamente esausto” almeno una volta a settimana. Il dato più alto da quando esiste la rilevazione. “Abbiamo interiorizzato l’idea che essere sempre sotto pressione sia normale – osserva Montesi – ma questo ha un prezzo: il burnout è solo la punta dell’iceberg”.
________________________________________
Non si vede, ma si sente
A differenza della depressione, l’ansia spesso non si nota. Chi ne soffre lavora, ride, partecipa alle riunioni. Ma dentro è in allerta. Come se ci fosse sempre un pericolo dietro l’angolo, anche quando tutto sembra tranquillo. “L’ansia ti fa vivere nel futuro – dice con lucidità Marta, 34 anni, project manager in una multinazionale milanese sempre preoccupata per quello che potrebbe succedere, mai nel presente. Anche un’email può diventare una bomba”.
E poi ci sono i sintomi fisici: tachicardia, affanno, vertigini, insonnia. Il corpo parla, quando la mente è troppo stanca per ascoltarsi. Secondo l’Osservatorio nazionale sulla salute mentale (dati aggiornati a marzo 2025), il 35% degli italiani che si rivolgono al medico di base per disturbi cardiaci o respiratori in realtà soffre di disturbi d’ansia.
________________________________________
Ansia alta, età sempre più bassa
L’ansia non colpisce solo chi ha responsabilità familiari o lavorative. “I pazienti più giovani hanno vent’anni, a volte anche meno”, spiega Matteo Marinacci, psicologo clinico presso l’Università di Bologna. “Vengono da me studenti che non riescono ad andare a lezione per il battito accelerato o la paura di svenire. Ragazzi brillanti che non riescono più a prendere un treno o fare un’interrogazione senza il terrore di perdere il controllo”.
Il Ministero dell’Istruzione ha avviato nel 2024 un monitoraggio nazionale nei licei, in collaborazione con l’Ordine degli Psicologi: in alcune scuole superiori, uno studente su tre presenta sintomi compatibili con un disturbo d’ansia generalizzato.
________________________________________
Una malattia dell’epoca moderna?
L’ansia esiste da sempre, ma oggi trova terreno fertile. La società iperconnessa, ipercompetitiva e iperproduttiva alimenta la pressione costante a fare, migliorarsi, rispondere subito, essere “la versione migliore di sé stessi”. Ma a volte la versione migliore è semplicemente quella che riesce a respirare.
Secondo una ricerca dell’Harvard Business Review (febbraio 2025) l’84% dei leader aziendali globali ammette di avere difficoltà a gestire le proprie emozioni in situazioni di stress prolungato. Il 47% ha dichiarato di aver avuto attacchi d’ansia negli ultimi 12 mesi. “E sono solo quelli che lo ammettono”, precisa la coach esecutiva Alessandra Pinna, che segue dirigenti di alto livello tra Milano e Londra.
________________________________________
Curarsi, sì. Ma senza tabù
La buona notizia è che i disturbi d’ansia si possono curare. Psicoterapia, mindfulness, tecniche di respirazione, farmaci: le opzioni sono molte. “Ma il primo passo è riconoscere di avere un problema, senza vergogna”, dice Silvia Melandri, medico psichiatra dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma. “Chi ha un attacco di panico crede di impazzire o di morire. E spesso arriva in pronto soccorso pensando sia un infarto. Serve più informazione e meno stigma”.
Nel 2025 il Sistema sanitario nazionale ha ampliato l’accesso gratuito ai servizi psicologici di base in 14 regioni italiane. Un passo importante, ma non sufficiente: “I tempi d’attesa sono ancora troppo lunghi. E chi ha un’ansia invalidante non può permettersi di aspettare mesi”, commenta il presidente dell’Ordine degli Psicologi, David Lazzari.
________________________________________
Imparare a respirare nel caos
Vivere con l’ansia non significa necessariamente fermarsi. Ma imparare a riconoscere i segnali del corpo, a rallentare quando serve, a dire “basta” prima di esplodere. L’ansia non va combattuta, va ascoltata – afferma lo psicoterapeuta Luca Mazzucchelliperché è un segnale che qualcosa dentro di noi sta chiedendo attenzione”.
La cronaca di questa battaglia quotidiana è fatta di alti e bassi, di pause rubate, di strategie personali. Ma anche di speranza. Perché chi convive con l’ansia impara a conoscersi meglio. E, spesso, a prendersi cura degli altri con una sensibilità nuova.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 1 record
Trovati 1 record
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720