SACE lancia la business community al femminile "Women in Export"

- di: Daniele Minuti
 
SACE ha annunciato il lancio di "Women in Export", il primo business network del nostro paese nell'ambito export promosso focalizzato sull'emancipazione e la crescita della figura femminile nel mondo del lavoro italiano.

SACE lancia "Women in Export"

L'iniziativa si pone l'obiettivo di sviluppare un ecosistema che sia capace di accrescere e connettere le migliori realtà professionali femminili della penisola che operano nel campo delle esportazioni e dell'internazionalizzazione, grazie ad attività come discussioni formative (tenute sia in presenza che online), sessioni con esperti SACE del settore ed eventi di networking specialistico.

Elena Bonetti, Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, ha detto: "Il settore dell'export è uno dei settori di maggiore investimento e potenzialità per l'intero paese, riconoscendo oggi che se vogliamo investire e reinvestire in una leva di sviluppo per il paese lo dobbiamo fare investendo nelle complete migliori energie che si vogliono e si possono sviluppare. Per presentarci come sistema paese che sappia promuovere l'export, che ci caratterizza a livello internazionale, è fondamentale valorizzare il volto e la potenzialità del femminile. Ed è quello che vogliamo fare attraverso il nuovo fondo di 400 milioni governato da Impresa Italia che avrà il compito anche di creare anche una rete di sharing e che grazie a questo strumento di condivisione possa affrontare anche l’export con forza ed incisività".

Pierfrancesco Latini, Amministratore Delegato SACE, ha commentato: "Siamo veramente contenti di inaugurare la terza edizione di Women in Export, un progetto ambizioso che vuole dare spazio alle donne e contribuire ad abbattere le barriere che ancora persistono per una piena parità di genere sul lavoro, aggravate ulteriormente dalla pandemia. In SACE, da sempre, riconosciamo e valorizziamo il talento femminile, contando oltre il 50% di donne tra i nostri colleghi, e investendo nell’enorme capitale intellettuale femminile in quanto fonte di vantaggio competitivo per raggiungere una maggiore efficienza della qualità produttiva, soprattutto nell’export, settore che porta l’eccellenza Made in Italy nel mondo. Export nell'ambito del quale abbiamo mobilitato oltre 42 miliardi dall’inizio della pandemia ad oggi, che sommati alla nuova operatività legata al Green New Deal e a quella di Garanzia Italia, raggiungono la cifra di circa 74 miliardi".

Paola Severino, Presidente della Scuola Nazionale dell'Amministrazione e Vice Presidente dell'Università Luiss Guido Carli (nella foto), ha aggiunto: "Progetti come Women in Export sono straordinari, perché descrivono un approccio alternativo, ma reale e concreto, per realizzare un immediato cambiamento e determinare un nuovo equilibrio, una nuova parità nel mondo del lavoro tra uomini e donne. Secondo gli ultimi dati diffusi da Banca d'Italia infatti, se l'occupazione femminile, che si attesta oggi al 49%, arrivasse al 60%, il PIL crescerebbe di 7 punti all'anno. L'iniziativa di oggi rappresenta l’avvio di una nuova alleanza che parte dagli atenei e arriva fino alle aziende e ai governi delle principali economie mondiali, per un impegno comune ad investire sulle competenze delle donne e farle crescere nei ruoli di leadership".
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