Rottamazione quater, Federcontribuenti: più insidie che benefici

- di: Barbara Leone
 
“Questa rottamazione quater è una corsa fatta di speranze e disincanto perché le trappole sono dietro l’angolo per le partite Iva e le ditte individuali che soffrono di debiti fiscali e questo perché la tassazione sul lavoro e' in assoluto la più alta tra i Paesi Ue rispetto ai redditi e al caro vita. L’annullamento automatico delle cartelle esattoriali inferiori a 1.000 euro, antecedenti al 2015 sarà a partire dal 31 marzo ma sono esclusi dalla sanatoria i debiti derivanti dalle multe stradali e dai tributi locali e dagli enti previdenziali privati”.

Rottamazione quater, Federcontribuenti: più insidie che benefici

E’ quanto si evince da uno studio di Federcontribuenti nel quale si sottolinea come nella rottamazione quater rientrano i carichi affidati all’Agente della riscossione nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022 inclusi quelli contenuti in cartelle non ancora notificate o interessati da provvedimenti di rateizzazione o di sospensione già oggetto di una precedente rottamazione anche se decaduta dalla misura agevolativa per il mancato, tardivo, insufficiente versamento di una delle rate del precedente piano di pagamento. Sono invece esclusi dalla rottamazione - fa presente Federcontribuenti - i carichi affidati all’Agente della riscossione prima del 1° gennaio 2000 e dopo il 30 giugno 2022. Ed ancora i carichi relativi a: somme dovute a titolo di recupero degli aiuti di Stato; crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti; multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna; “risorse proprie tradizionali” dell’Unione Europea e l’IVA riscossa all’importazione. Ed ancora le somme affidate dagli enti della fiscalità locale e/o territoriale per la riscossione a mezzo avvisi di pagamento (GIA)'. L’istanza di adesione va presentata entro la scadenza del 30 aprile 2023.

“Ma come? Aderendo - scrive l’associazione dei Consumatori - alla definizione agevolata prevista dalla Legge di bilancio (art. 1, commi da 231 a 252 Legge n. 197/2022) si estinguono i debiti relativi ai carichi rientranti nell’ambito applicativo, versando unicamente le somme dovute a titolo di capitale e quelle maturate a titolo di rimborso spese per le procedure esecutive e per i diritti di notifica”. L’importo dovuto per la definizione dei ruoli può essere versato scegliendo tra: unica soluzione, entro il 31 luglio 2023; oppure numero massimo di 18 rate (quindi in 5 anni) consecutive. Di queste ultime: le prime due con scadenza il 31 luglio e il 30 novembre 2023 pari, ciascuna, al 10% delle somme complessivamente dovute a titolo di definizione agevolata; le restanti 16 rate, di pari importo, ripartite nei successivi 4 anni, andranno saldate il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024. Il pagamento rateizzato prevede l’applicazione degli interessi al tasso del 2% annuo, a decorrere dal 1° agosto 2023”. L’adesione alla rottamazione - ricorda infine Federcontribuenti - può essere effettuata solo con modalità telematiche.

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