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Roma accoglie Zelensky: alla Nuvola la conferenza per la ripresa dell’Ucraina

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Roma accoglie Zelensky: alla Nuvola la conferenza per la ripresa dell’Ucraina
Si è aperta oggi al Centro Congressi La Nuvola di Roma la Conferenza per la Ripresa dell’Ucraina, co-organizzata dai governi italiano e ucraino. Un appuntamento dall’alto valore simbolico e strategico, che ha visto la partecipazione della premier Giorgia Meloni, del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. L’obiettivo dichiarato è rilanciare la ricostruzione del Paese devastato dall’invasione russa, ma anche rafforzare il coordinamento politico ed economico tra Kyiv e l’Europa. L’evento si svolge in un contesto di rinnovata tensione, con nuovi bombardamenti russi che, nella notte, hanno colpito la capitale ucraina. Un clima che ha spinto Zelensky a rinnovare con forza l’appello per sanzioni più rapide e incisive contro Mosca.

Roma accoglie Zelensky: alla Nuvola la conferenza per la ripresa dell’Ucraina

Il presidente ucraino, nel suo intervento alla plenaria, ha posto l’accento sulla necessità di un sostegno concreto e immediato. “La ricostruzione dell’Ucraina non è solo una questione economica – ha affermato – è una scelta di civiltà. Difendere l’Ucraina significa proteggere l’Europa intera”. Zelensky ha anche riferito di aver parlato con diversi leader, tra cui il presidente francese Emmanuel Macron e il nuovo primo ministro britannico Keir Starmer, nel corso di una “call dei volenterosi” che si è svolta in parallelo alla conferenza romana. In particolare, ha spiegato che la discussione si è concentrata sulla fornitura di droni intercettori e sistemi di difesa aerea, strumenti cruciali per respingere i raid russi e garantire la sopravvivenza delle infrastrutture civili.

Meloni: “L’Italia c’è, con i fatti”

Nel suo discorso di apertura, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ribadito l’impegno del governo italiano al fianco di Kyiv, sottolineando il carattere strategico della conferenza. “Non siamo qui solo per solidarietà, ma per costruire il futuro. L’Italia c’è, con i fatti”, ha dichiarato. Meloni ha elencato le iniziative intraprese dal suo esecutivo in supporto all’Ucraina, dalla cooperazione militare agli investimenti in ambito energetico, dalla ricostruzione delle scuole a quella delle infrastrutture essenziali. L’iniziativa rientra in un piano più ampio di rilancio europeo della partnership con Kyiv, che guarda anche all’adesione dell’Ucraina all’Unione.

Von der Leyen: “La ricostruzione parte ora”

A chiudere la plenaria, il messaggio della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che ha rilanciato l’impegno comunitario: “La ricostruzione non può aspettare la fine della guerra. Deve partire ora. E deve essere solida, trasparente e guidata da criteri europei”. Von der Leyen ha anche evidenziato la necessità di rafforzare le sanzioni contro la Russia e di bloccare le vie di rifornimento dell’economia bellica del Cremlino. “La guerra di Putin è anche una guerra contro il diritto internazionale – ha detto – e dobbiamo rispondere con l’unità e la forza del diritto”.

Un fronte compatto ma fragile

La conferenza ha voluto lanciare un segnale di compattezza e sostegno, ma non ha potuto nascondere le difficoltà che il progetto di ricostruzione ucraina incontra ogni giorno: dalla lentezza dei fondi promessi ai ritardi nelle consegne militari, fino alle divisioni tra i partner occidentali. Eppure, oggi a Roma, il messaggio lanciato è stato chiaro: l’Ucraina non è sola. E il futuro di Kyiv sarà anche il banco di prova della credibilità dell’Europa.
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