Regno Unito: il congestionamento del porto di Felixtowe blocca l'arrivo dei regali di Natale

- di: Redazione
 
Se, a Natale, i bambini britannici troveranno sotto l'albero solo pochi regali, peraltro rigorosamente ''Made in England'', non sarà per un rinato spirito nazionalistico, ma per un motivo per loro banale, ma che sta mettendo in ginocchio il più importante porto commerciale del Regno Unito, Felixstowe che, a causa del suo congestionamento, è costretto a rifiutare l'attracco alle grandi navi portacontainer.

Regno Unito: caso e congestionamento al porto di Felixtowe

A dare la notizia è stato il Financial Times, secondo cui le portacontainer sono costrette a dirigersi verso porti europei, dove trasbordano le merci su navi più piccole (con una capacità massima di quattro mila container) che possono raggiungere, in virtù della loro stazza, il Regno Unito per attivare quindi il sistema di distribuzione. La più grande compagnia del trasporto marittimo, la danese Maersk, ha reso noto di aver iniziato a reindirizzare le sue navi di classe Triple E (con una capacità di 18.000 container) da Felixstowe ad altre destinazioni continentali per evitare code al di fuori del porto. Questa decisione, ha detto la compagnia, è diventata necessaria per garantire, tra l'altro, le consegne in Gran Bretagna per il Black Friday e le festività natalizie.

I responsabili del porto di Felixstowe, nel Suffolk, che gestisce il 36% dei container marittimi che entrano in Gran Bretagna, hanno parlato della carenza di camionisti e della mancanza di capacità di immagazzinamento interno come cause dell'attuale accumulo cronico di merci sul suo banchine.
I rivenditori e i produttori britannici sono stati investiti da una "tempesta perfetta" di interruzioni, dalla carenza di carburante delle ultime settimane all'impennata dei prezzi del gas, che ha provocato l'allarme per imminenti fermi per le industrie ad alta intensità energetica.

I porti di tutto il mondo stanno sperimentando ritardi drammatici e congestione con navi in coda fuori dai terminal dalla costa occidentale degli Stati Uniti al Canale della Manica.
Maersk, che impiega 83.000 persone in tutto il mondo, ha dichiarato di aver deciso di rispondere ai ritardi dirottando alcune delle sue navi più grandi che normalmente fanno scalo settimanale a Felixstowe verso porti continentali, come Rotterdam e Anversa. La compagnia ha affermato di aver anche fatto scaricare le merci di alcune delle sue supernavi ad Avonmouth, a Bristol, piuttosto che correre il rischio che siano costrette ad aspettare fuori da Felixstowe fino a sei giorni.
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