L’economia del Regno Unito ha registrato una crescita dello 0,5% nel mese di febbraio 2025, superando nettamente le attese degli analisti che si fermavano su una previsione di +0,1%. A renderlo noto è l’Office for National Statistics (ONS), i cui dati diffusi questa mattina hanno colto di sorpresa i mercati e gli osservatori internazionali. Dopo un 2024 chiuso con un’espansione annuale pari all’1,1%, i numeri di febbraio alimentano nuove ipotesi sul potenziale di ripresa del sistema economico britannico, che negli ultimi trimestri era apparso fiacco.
Crescita oltre le attese per l’economia britannica: a febbraio +0,5%
Nonostante il buon risultato di febbraio, le proiezioni del governo per l’intero 2025 restano prudenti. Il mese scorso, l’esecutivo britannico ha aggiornato al ribasso le stime di crescita annua, tagliandole dall’1,8% previsto inizialmente all’1%, in un quadro che riflette una persistente cautela sugli sviluppi macroeconomici globali. Per il 2026, tuttavia,
Downing Street prevede un’accelerazione del PIL a +1,9%. Ma a rendere queste proiezioni incerte è l’annuncio della scorsa settimana da parte del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha introdotto nuovi dazi significativi sulle importazioni, colpendo in particolare il settore manifatturiero e automobilistico europeo, con possibili ricadute anche sul Regno Unito.
La composizione della crescita e i settori trainanti
Il dato positivo di febbraio è frutto soprattutto della ripresa del comparto dei servizi, che rappresenta oltre tre quarti dell’economia britannica. Il commercio al dettaglio, le attività legate al turismo e i servizi finanziari hanno mostrato segnali di rilancio. Anche la produzione industriale ha contribuito positivamente, pur restando lontana dai livelli pre-pandemia. Il mercato del lavoro, nel frattempo, mantiene una relativa stabilità, con il tasso di disoccupazione fermo al 4,2%.
Reazioni dei mercati e attese della Banca d’Inghilterra
Le borse hanno accolto con cautela il dato dell’ONS, anche alla luce delle incertezze legate al commercio internazionale. Gli analisti ritengono che, in assenza di nuove tensioni geopolitiche, l’economia britannica possa consolidare questo slancio nei prossimi mesi. Tuttavia, resta l’attesa per le prossime mosse della Bank of England, che potrebbe essere tentata da un atteggiamento più prudente sui tassi d’interesse, tenendo conto delle tensioni commerciali con gli Stati Uniti e dell’evoluzione dell’inflazione interna.
Verso una primavera incerta ma potenzialmente dinamica
Il dato di febbraio rappresenta una boccata d’ossigeno per l’esecutivo di Rishi Sunak, che nelle ultime settimane ha dovuto fronteggiare critiche sulla tenuta della ripresa economica. Se i prossimi mesi confermeranno questo andamento positivo, il Regno Unito potrebbe trovarsi in una posizione più solida per affrontare le sfide internazionali. Tuttavia, l’ombra lunga dei dazi statunitensi e l’instabilità dei mercati finanziari globali restano fattori di rischio che non consentono eccessivi trionfalismi.