Settore preziosi: fatturato a 8,4 miliardi, il 2025 punta alla stabilità

- di: Jole Rosati
 
Secondo l’Area Studi Mediobanca, nel 2024 in Italia il settore preziosi ha mantenuto i livelli di fatturato del 2023, pari a 8,4 miliardi di euro, con un aumento significativo del 25,8% rispetto al 2021. Tuttavia, le prospettive per il 2025, pur indicando stabilità per quasi la metà delle imprese, si scontrano con l’incertezza economica e le fluttuazioni dei mercati globali. Tuttavia, solo il 21,3% delle aziende prevede un ulteriore miglioramento nel 2025, mentre il 31,2% teme un calo. Questo quadro riflette la cautela con cui il settore affronta il nuovo anno, condizionato dalle oscillazioni dei prezzi delle materie prime e dalle incertezze geopolitiche.

Prezzi dell’oro ai massimi storici
Tra il 2019 e il 2024, il prezzo dell’oro ha registrato una crescita annua media dell’11,4%, raggiungendo un picco di 2.690 dollari l’oncia nell’ottobre 2024. Andamenti simili hanno interessato l’argento, con una crescita dell’11,7% fino a 30,4 dollari l’oncia a dicembre 2024. Il platino, invece, dopo un picco di 1.092 dollari l’oncia nel 2021, ha chiuso il 2024 in calo a 936 dollari.
Queste oscillazioni non solo complicano la pianificazione produttiva, ma aumentano i costi operativi, spingendo molte imprese a rivedere le loro strategie.

Imprese estere in vantaggio
L’analisi Mediobanca evidenzia un netto divario tra le aziende italiane e quelle a controllo estero: queste ultime hanno registrato ricavi medi di 203 milioni di euro, triplicando i risultati delle imprese nazionali. Un dato che sottolinea l’importanza dell’internazionalizzazione per competere efficacemente in un mercato sempre più globale.

Stabilità o incertezza per il 2025?
Secondo Luigi Rossi, analista di Mediobanca, il settore potrebbe affrontare un anno cruciale: “Nonostante i segnali di stabilità, le imprese devono fare i conti con variabili economiche globali difficili da prevedere.” Le sue dichiarazioni sono state rilasciate durante la presentazione del rapporto annuale il 16 gennaio 2025.

Innovazione e sostenibilità come leve strategiche
Per superare le difficoltà attuali, molte aziende stanno investendo in tecnologie avanzate, come la blockchain per la tracciabilità dei materiali preziosi, e in pratiche sostenibili, tra cui l’uso di materie prime riciclate. Questi investimenti, oltre a ridurre l’impatto ambientale, possono rispondere alla crescente domanda di trasparenza da parte dei consumatori.

Uno sguardo al futuro

Con una base solida di ricavi e un settore che dimostra resilienza, il 2025 rappresenta un’opportunità per consolidare i progressi e affrontare le sfide con un approccio innovativo. Le fluttuazioni dei mercati delle materie prime rimangono una variabile critica, ma l’adozione di nuove strategie potrebbe garantire al comparto un ruolo di primo piano nell’economia italiana.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 95 record
Pagina
2
17/01/2025
Fisco 2025, commercialisti in allarme: il governo rassicura su rateizzazioni e semplificaz...
17/01/2025
I dati Confcommercio confermano i segnali di miglioramento registrati negli ultimi due mes...
17/01/2025
MeteRSit ha firmato un contratto pluriennale del valore di oltre 20 milioni di euro con un...
17/01/2025
Il governo rilancia il suo impegno per una riforma fiscale che punti a ridisegnare il rapp...
17/01/2025
Nel 2025 le famiglie italiane rischiano di trovarsi di fronte a un significativo aumento d...
17/01/2025
UniCredit e SACE supportano Original Marines: finanziamento da 5 milioni
Trovati 95 record
Pagina
2