Ue: Prandini (Coldiretti) a Bruxelles per gli aiuti sull’alluvione

- di: Daniele Minuti
 
Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti, e Luigi Scordamaglia, Amministratore Delegato di Filiera Italia, hanno partecipato alla serie di incontri istituzionali tenuti a Bruxelles chiedendo a gran voce di tagliare i tempi per far pervenire gli aiuti europei a famiglie e imprese colpite dall'alluvione in Emilia Romagna nel minor tempo possibile.
Fra i temi affrontati nei meeting, oltre all'emergenza e alla possibilità di un intervento a livello comunitario, si è parlato anche dell'importanza di un'implementazione rapida del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, oltre alle politiche alimentari e ambientali dell'Unione Europea.


Ue: Prandini (Coldiretti) a Bruxelles per gli aiuti sull’alluvione

"Le importanti misure varate dal Governo per imprese e lavoratori colpiti dall’alluvione sono un primo passo significativo ma per affrontare l’emergenza" – sostengono Coldiretti e Filiera Italia – saranno necessari ulteriori sforzi e risorse, anche con il contributo dell’Unione Europea che in passato ha mobilitato oltre 8,2 miliardi di euro per interventi su calamità in 24 Stati membri negli ultimi venti anni attraverso il Fondo di Solidarietà. Per l’ultima alluvione avvenuta nel 2021 in Germania sono stati stanziati complessivamente 613 milioni di euro. Ma se da un lato esiste la necessità di intervenire subito sull’emergenza alluvione, dall’altro c’è la necessità di non perdere l’occasione offerta con 191,5 miliardi di euro assegnati all’Italia nell’ambito del Pnrr che deve passare per una modifica necessaria per tener conto della situazione socio-economica attuale. Importante è anche attivare al più presto i fondi restanti della riserva di crisi prevista dalla Politica Agricola Comune (Pac) per fare fronte a circostanze eccezionali (rimangono ancora circa 200 milioni di euro a livello Ue) ed adottare misure di flessibilità per l’implementazione del Piano di Sviluppo Rurale dell’Emilia-Romagna per permettere modifiche più rapide del PSR e assicurare rapidità dei pagamenti".

Nello stabilire il nuovo riparto delle risorse del Repower Eu, così come nella revisione del Pnrr e dei fondi strutturali, è dunque strategico adeguare le risorse per il settore agricolo dando fiducia a un comparto vitale che svolge un ruolo strategico per l’ambiente e la sovranità alimentare messa a rischio anche dai cambiamenti climatici. Le risorse Repower Eu e Fondo sviluppo e coesione con operazioni complementari al Pnrr rappresentano un’opportunità da non sprecare per rendere più efficiente la gestione dell’acqua, produrre energia pulita e contrastare il moltiplicarsi degli eventi estremi.

Ettore Prandini ha dichiarato: "Dal nutriscore alle etichette allarmistiche sul vino, il giusto impegno della Commissione Europea per tutelare la salute dei cittadini non può tradursi in decisioni semplicistiche e ideologiche, che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate, e non può neanche basarsi sull’imposizione ai cittadini di stili alimentari del tutto estranei alla nostra cultura e alla nostra tradizione ci deve essere poi il rifiuto di ogni accordo commerciale bilaterale che non preveda condizioni piene di reciprocità".

Luigi Scordamaglia, Amministratore Delegato di Filiera Italia, ha commentato: "Il Mercosur farebbe pagare tutto il conto dell’accordo al l’agroalimentare europeo e soprattutto italiano con l’apertura di contingenti enormi a dazio zero di carne ed altri prodotti ottenuti in violazione di tutti i principali standard di sicurezza alimentare ed ambientale come per la deforestazione amazzonia".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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