Il presidente della Fed raffredda le speranze di un taglio dei tassi, l'inflazione preoccupa ancora

- di: Redazione
 
Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha raffreddato le attese di un imminente taglio dei tassi di interesse, a fronte di una inflazione che resta elevata. Le parole di Powell sono state inequivocabili quando, in occasione di una tavola rotonda, ha detto che ''i dati recenti chiaramente non ci hanno dato maggiore fiducia", indicando invece che ''probabilmente ci vorrà più tempo del previsto per raggiungere quella fiducia".
''Se l’inflazione più elevata persiste - ha aggiunto, riferendosi ai tassi di interesse - possiamo mantenere l’attuale livello per tutto il tempo necessario''.

Il presidente della Fed raffredda le speranze di un taglio dei tassi, l'inflazione preoccupa ancora

Le parole pronunciate ieri segnano un cambio di rotta nelle intenzioni di Powell che il 7 marzo aveva detto, parlando davanti ad una commissione del Senato, che la Fed ''non era lontana'', alla luce dei risultati ottenuti nella lotta all'inflazione, dalla decisione di tagliare i tassi. Affermazione, comunque, leggermente corretta successivamente, quando Powell cercò di minimizzarla.

Nelle ultime settimane, i dati governativi hanno mostrato che l'inflazione rimane ostinatamente al di sopra dell'obiettivo del 2% della Fed e che l'economia sta ancora crescendo in modo robusto. L’inflazione su base annua è salita al 3,5% a marzo, dal 3,2% di febbraio. E un indicatore attentamente monitorato dei prezzi “core”, che escludono prodotti alimentari ed energia volatili, è aumentato bruscamente per il terzo mese consecutivo.

Fino a dicembre, gli operatori di Wall Street avevano scontato tagli dei tassi fino a sei quarti di punto quest’anno. Adesso prevedono solo due tagli dei tassi, il primo dei quali a settembre.
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