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L’altro 25 aprile: il Portogallo e la rivoluzione dei garofani

- di: Bruno Coletta
 
L’altro 25 aprile: il Portogallo e la rivoluzione dei garofani
Nel 1974 un colpo di Stato incruento pose fine a 48 anni di dittatura. Oggi, il Portogallo celebra la libertà con una festa popolare che unisce memoria e futuro.
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Una rivoluzione senza spari
Il 25 aprile 1974, alle 00:25, le onde radio di Rádio Renascença trasmettono “Grândola, Vila Morena”, una canzone proibita di José Afonso. È il segnale per l’inizio della rivoluzione. I militari del Movimento delle Forze Armate (MFA) occupano pacificamente i punti nevralgici del Paese, ponendo fine al regime autoritario dell’Estado Novo, instaurato da António de Oliveira Salazar nel 1933. 
La popolazione, inizialmente invitata a restare in casa, scende in strada. Una fioraia, Celeste Caeiro, distribuisce garofani rossi ai soldati, che li infilano nelle canne dei fucili. Nasce così la “Rivoluzione dei Garofani” (foto), simbolo di una transizione pacifica verso la democrazia. 

Celebrazioni del 2025: memoria e attualità
Oggi, il Portogallo commemora il 51º anniversario della rivoluzione. A Lisbona, la giornata inizia con una cerimonia ufficiale nell’Assemblea della Repubblica, alla presenza delle più alte cariche dello Stato. 
Nel pomeriggio, migliaia di persone partecipano al tradizionale corteo lungo l’Avenida da Liberdade, che parte dalla Praça Marquês de Pombal e termina in Praça do Rossio. 

Un messaggio di inclusione
La “Marcha da Liberdade”, organizzata da ILGA Portugal, sottolinea l’importanza della lotta per i diritti delle persone LGBTI+. “Il 25 aprile è anche nostro”, affermano gli organizzatori, ricordando che la democrazia si costruisce ogni giorno, con la partecipazione di tutti. 

Un’eredità viva
La Rivoluzione dei Garofani ha segnato l’inizio di una nuova era per il Portogallo, portando alla fine delle guerre coloniali, all’ingresso nell’Unione Europea e alla costruzione di uno Stato di diritto. Oggi, il 25 aprile è una festa nazionale che celebra la libertà, la democrazia e la partecipazione civica.
Come ha dichiarato il Presidente della Repubblica, Marcelo Rebelo de Sousa: “Il 25 aprile è il giorno in cui il popolo portoghese ha scelto la libertà. È un patrimonio che dobbiamo preservare e rafforzare ogni giorno.”

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