Il nazionalista Nawrocki conquista la Polonia: vittoria al fotofinish

- di: Jole Rosati

02/06/2025

Il nazionalista Nawrocki conquista la Polonia: vittoria al fotofinish

Il candidato nazionalista supera Trzaskowski (nella foto con Trump, che lo ha sostenuto) per meno di 400.000 voti. Si apre una fase di coabitazione difficile con il governo Tusk. È uno dei cavalli di Troia di Trump per paralizzare e colpire l’Unione europea.
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Una vittoria che spacca il Paese
Con il 50,89% dei voti, pari a 10.606.628 preferenze, Karol Nawrocki è stato eletto presidente della Polonia, superando di misura il sindaco di Varsavia, Rafał Trzaskowski, fermo al 49,11% (10.237.177 voti). L’affluenza ha raggiunto il 71,63%, segno di una partecipazione civica straordinaria, ma anche di una polarizzazione profonda.
Il risultato è stato un colpo di scena: i primi exit poll davano in vantaggio Trzaskowski, tanto che il candidato europeista aveva dichiarato vittoria. Ma le proiezioni successive hanno ribaltato la situazione, consegnando la presidenza a Nawrocki, sostenuto dal partito Diritto e Giustizia (PiS) e appoggiato dal presidente USA Donald Trump. Non è un mistero, infatti, che Trzaskowski sia uno dei cavalli di Troia di Trump per paralizzare e colpire l'Unione Europea.
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Chi è Karol Nawrocki
Storico di 42 anni, ex direttore dell’Istituto della Memoria Nazionale, Nawrocki è un volto nuovo della politica, ma ben radicato nell’universo ideologico del PiS. Ha costruito la sua immagine su valori tradizionali, nazionalismo e una retorica anti-progressista. Durante la campagna, ha promesso di “salvare la Polonia” e di “ricostruire una nazione spezzata”, criticando duramente il governo Tusk per aver “accentrato il potere e trascurato le finanze pubbliche”.
Nawrocki è noto per le sue posizioni euroscettiche: si oppone alla federalizzazione dell’UE, chiede riparazioni di guerra alla Germania e rifiuta l’ingresso dell’Ucraina nell’UE e nella NATO finché non riconoscerà i crimini commessi contro i polacchi in Volinia.
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Un presidente con potere di veto
Sebbene la presidenza polacca sia in gran parte cerimoniale, il capo dello Stato ha il potere di veto sulle leggi approvate dal parlamento. Questo potere sarà determinante nei prossimi anni, poiché il governo centrista di Donald Tusk non dispone della maggioranza qualificata per superare un eventuale veto presidenziale. Con Nawrocki al potere, molte delle riforme promesse da Tusk, come quelle sulla giustizia, i diritti LGBTQ+ e l’aborto, rischiano di rimanere bloccate.
Secondo il professor Aleks Szczerbiak dell’Università del Sussex, “Tusk sa che, con la vittoria di Nawrocki, avrà un’amministrazione paralizzata per i prossimi due anni. E sarà peggio che con Duda, perché Nawrocki arriva con un nuovo mandato, frutto di quello che di fatto è stato un referendum sul governo”.
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Reazioni e scenari futuri
La vittoria di Nawrocki è stata accolta con preoccupazione a Varsavia e a Bruxelles. Il timore è che la Polonia possa allontanarsi ulteriormente dai valori democratici europei, seguendo un percorso simile a quello dell’Ungheria di Viktor Orbán.
Trzaskowski, da parte sua, ha riconosciuto la sconfitta, sottolineando la necessità di superare le divisioni e di lavorare per l’unità nazionale.
Il nuovo presidente entrerà in carica il 6 agosto, succedendo ad Andrzej Duda. Nel frattempo, il governo Tusk dovrà affrontare una coabitazione difficile, con un presidente deciso a ostacolare le sue politiche e a riportare la Polonia su un percorso nazionalista e conservatore.Eunews
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Fase di incertezza politica
La vittoria di Karol Nawrocki segna un punto di svolta per la Polonia. Il Paese si trova ora di fronte a una fase di incertezza politica, con un governo e una presidenza su fronti opposti. Le tensioni interne e le relazioni con l’Unione Europea saranno messe alla prova nei prossimi anni. La Polonia è a un bivio: riuscirà a trovare un equilibrio tra le sue aspirazioni europee e le spinte nazionaliste? Solo il tempo lo dirà.

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