Giansanti (Confagricoltura): "Pnrr rappresenta una sfida storica"

- di: Daniele Minuti
 
Massimiliano Giansanti, Presidente di Confagricoltura, ha commentato l'annuncio sull'avvio ufficiale delle erogazioni dell'Unione europea all'Italia nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

"È ufficialmente iniziata la sfida economica più importante dal secondo dopoguerra ad oggi" - si legge nella nota ufficiale - "per rimuovere gli ostacoli che hanno bloccato la crescita del reddito e della produttività da oltre un decennio. Abbiamo l’occasione per realizzare la transizione ecologica in linea con gli obiettivi fissati dall’Unione europea. Completare la digitalizzazione diffusa sull’intero territorio nazionale. Modernizzare le infrastrutture e la rete dei trasporti, anche per agevolare la presenza dei nostri prodotti sui mercati internazionali: il sistema agroalimentare è in grado di assicurare un significativo contributo al rilancio sostenibile e duraturo dell’economia italiana".

"Gli imprenditori agricoli" - prosegue Giansanti - "sono pronti ad investire sulle innovazioni, per migliorare i processi produttivi, nell’ottica della sostenibilità ambientale; per rafforzare la tutela delle risorse naturali e la cura del territorio; per partecipare attivamente alla produzione di energie rinnovabili. Dal governo deve arrivare un segnale chiaro e costante sulla puntuale e totale applicazione del PNRR e delle riforme interne collegate, a partire dall’efficienza della pubblica amministrazione".

La conclusione del Presidente di Confagricoltura è chiara: "Anche grazie al sistema agroalimentare l’Italia può essere la sorpresa in ambito europeo della ripresa economica dopo l’emergenza sanitaria. 
Come indicato dal ministro delle politiche agricole, Stefano Patuanelli, nel corso di una recente audizione alla Commissione Agricoltura del Senato, il PNRR assegna circa 5 miliardi di euro ai progetti del settore agroalimentare: dalla meccanizzazione, ai contratti di filiera, all’irrigazione. Altri tre miliardi sono stati destinati alle agro-energie, a cui si aggiungono gli stanziamenti a favore delle innovazioni tecnologiche.
Inoltre, un importo di 910 milioni – finanziato con i fondi di ‘Next Generation EU’ – è già stato messo a disposizione dell’Italia per aumentare la capacità di spesa dei programmi di sviluppo rurale nel biennio 2021-2022".
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