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Antonio Patuelli: "Tassi in discesa e Spread favorito, l’Italia si prepara al 2025"

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Antonio Patuelli: 'Tassi in discesa e Spread favorito, l’Italia si prepara al 2025'
Mentre ci avviciniamo al 2025, il quadro economico e finanziario italiano ed europeo sembra delinearsi con maggiore chiarezza, nonostante le incertezze legate ai gravi conflitti in Ucraina e Medio Oriente e alle difficoltà nei trasporti internazionali attraverso il Mar Rosso e il Canale di Suez, crocevia strategico per il Mediterraneo e l’Italia.

Antonio Patuelli: "Tassi in discesa e Spread favorito, l’Italia si prepara al 2025"

In Europa, la nuova Commissione europea, insediatasi all’inizio della legislatura, affronta le sfide economiche globali con un approccio rinnovato. Al contempo, si registra un riavvicinamento tra Unione Europea e Regno Unito, che, a quasi dieci anni dalla Brexit, sembrano ritrovare una strada comune verso relazioni più intense e costruttive.

L’Italia: segnali di stabilità e crescita

Antonio Patuelli, presidente dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana), ha recentemente sottolineato come la riduzione dei tassi di interesse e il calo dello spread rappresentino un’occasione preziosa per consolidare fiducia e crescita economica. In Italia, l’imminente approvazione della Legge di Bilancio 2025 mostra segnali positivi per lo sviluppo e l’occupazione, supportati da un incremento delle entrate statali del 6,4% rispetto all’anno precedente, pari a oltre 27 miliardi di euro.

Particolarmente significativi sono i dati relativi ai tassi di mercato. La recente riduzione dei tassi ufficiali da parte della Banca Centrale Europea (BCE), ora tra il 3% e il 3,15%, rappresenta un punto di svolta. Tali valori risultano nettamente inferiori rispetto ai tassi registrati in USA (4,75%) e Regno Unito (4,75%), nonché agli estremi di paesi come Turchia (50%) e Russia (21%).

Anche i tassi di mercato italiani si sono adeguati: l’Euribor a tre mesi è sceso al 2,84%, mentre l’Irs a dieci anni, cruciale per i mutui, si attesta al 2,25%. I titoli di Stato seguono la stessa traiettoria con il BOT a sei mesi al 2,6% e il BTP a dieci anni al 3,38%. Il dato più significativo riguarda lo spread tra i BTP italiani e i Bund tedeschi, sceso a circa 1,14%, segno di una fiducia crescente nel sistema economico italiano.

Un’economia in trasformazione

Questi segnali si inseriscono in un contesto di maggiore stabilità dell’euro, che, in oltre 25 anni di storia, ha dimostrato di saper resistere meglio della vecchia lira italiana alle pressioni inflazionistiche e alle crisi energetiche. La BCE continua a perseguire il suo obiettivo di portare l’inflazione al 2%, favorendo un allineamento graduale dei tassi di interesse.

Antonio Patuelli ha evidenziato come questi miglioramenti possano rappresentare un momento cruciale per l’Italia, soprattutto in un contesto europeo dove le difficoltà economiche della Germania lasciano spazio per una maggiore centralità del nostro Paese.

Verso una fiducia ritrovata

Le difficoltà economiche della Germania, che in passato era considerata il motore d’Europa, sembrano ora giocare a favore dell’Italia. Un clima di rinnovata fiducia si diffonde tra le famiglie e le imprese italiane, alimentato da politiche economiche più incisive e da un mercato finanziario che si mostra più dinamico.

Il 2025 si prospetta, dunque, come un anno cruciale per consolidare la ripresa economica e per promuovere una crescita sostenibile e inclusiva. Gli strumenti per affrontare le sfide non mancano: sta ora alla politica e agli attori economici cogliere questa opportunità e trasformarla in un vantaggio concreto per il Paese e l’Europa intera.
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