Patto stabilita': fonti Mef, se riforma non convince non e' tabu' tornare a vecchie regole

- di: RCor
 
C'e' qualche passo avanti, ma su diversi importanti aspetti ancora non ci siamo. E' questa la posizione che l'Italia ha sostenuto, indicano fonti del ministero delle finanze, in questa fase del negoziato sulle regole di bilancio. In sostanza, dall'Italia arriva questo messaggio: ci sono degli avanzamenti, tra cui il fatto che le nuove regole terranno conto con maggiore forza delle circostanze eccezionali per valutare gli sforzi di consolidamento e il fatto che saranno tenuti in conto gli investimenti 'green' e per la difesa nella definizione di aggiustamento di bilancio. Tuttavia ci sono degli aspetti importanti che non convincono, che l'Italia non vede con favore. E' il caso della regola, considerata piu' rigida, sul deficit che prevede un margine di sicurezza sotto il 3% rispetto al pil (e' la proposta tedesca). Dunque, l'obiettivo nel medio periodo non dovrebbe essere il semplice rispetto del 3%, ma un livello di deficit/pil piu' basso per avere un margine di sicurezza per fronteggiare eventi economici negativi. Per quanto riguarda il debito/pil potrebbe comportare problemi la riduzione annua, ma dipende dalla misura. Di qui una conclusione e un messaggio politico: l'Italia non vuole chiudere con un accordo purche' sia, a qualsiasi costo e, a fronte di un quadro non considerato positivamente per l'interesse del paese, fa sapere che tornare alle vecchie regole sospese tre anni e mezzo fa non e' da considerare come il male assoluto.
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