La rivoluzione di Parigi: gli immobili non utilizzati diverranno alloggi sociali

- di: Emanuela M. Muratov
 
Forse, anche se non accettano mai lezioni da nessuno, i nostri amministratori locali dovrebbero tenere in conto quello che fanno i loro colleghi all'estero, che comunque possono godere di maggiore autonomia in termini di leggi e regolamenti cui sottostare. Un esempio di come si muovono gli "altri" viene da Parigi, dove la sindaca Anne Hidalgo (in odore di candidatura all'Eliseo) ha varato un piano per intervenire in alcuni quartieri della città consentendo un uso diverso di aree coperte oggi inutilizzate o sottoutilizzate.

Il programma si chiama "Reinventare Parigi" ed il suo primo significativo passo riguarda il futuro dei famosi magazzini Tati-Barbès (nel 18/mo arrondissement), che scompariranno nella destinazione originaria per essere appunto reinventati in funzione sociale. Sarà il primo sito che, selezionato dal municipio, sarà trasformato, anche se non interamente, in alloggi sociali.
Per questi magazzini, il Comune si è mosso avendo due obiettivi: favorire la riabilitazione "in linea con la storia popolare del quartiere" e trasformare la gran parte dell'edificio di 6.500 metri quadrati in unità di edilizia sociale. In altre parole, gli acquirenti interessati dovranno presentare un progetto che integri altri usi oltre che quello abitativo.

Dell'elenco degli immobili destinati a cambiare destinazione (e con essa contribuire alla riqualificazione dell'area in cui sorgono) fanno parte anche due garage di marchi leggendari: uno di PSA-Citroën, in avenue de la République, l'altro di Renault, quai de Grenelle. Libero per diversi mesi, l'ex garage Psa-Citroen, che ha una superficie di 6500 mq, sarà sostituito dal 60% da alloggi sociali e dal 20% da alloggi gratuiti. Il resto sarà negoziato, per quanto riguarda la destinazione, con l'acquirente. Il secondo garage (10.500 metri quadrati, distribuiti su 9 piani, costruito nel 1954) sarà destinato, per i due-terzi, a residenze.

In totale, il piano prevede che più di 50.000 metri quadrati di uffici saranno trasformati in abitazioni in una città dove mancano gli immobili. "Speriamo di recuperare, entro il 2026 (fine del mandato di Anne Hidalgo, ndr), tra 700.000 e 800.000 metri quadrati", dice Emmanuel Grégoire, stretto collaboratore della sindaca. Se fosse raggiunto questo risultato sarebbe il doppio di quello del primo mandato di Anne Hidalgo (350.000 metri quadrati).

Il municipio si aspetta che la quota di uffici non utilizzati a Parigi (la percentuale stimata varia, tra l'1,5% e poco più del 4%), aumenterà proporzionalmente al ricorso al telelavoro, con il potenziale aumento di spazi da destinare ad alloggi. I proprietari degli immobili comunque sono restii a trasformare i propri uffici, perché la superficie - e quindi il suo valore - si riduce, con un calo del reddito potenziale.
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