Papa Francesco ha fatto ritorno ieri, a sorpresa, nella Basilica di San Pietro. La visita non era annunciata e si è svolta in un clima di riservatezza, ma non è passata inosservata: il Pontefice è stato infatti visto salutare i fedeli e i visitatori presenti all’interno della basilica, in un gesto che ha assunto un valore simbolico forte.
Papa Francesco torna a San Pietro. Visita a sorpresa alla basilica in vista della Pasqua
È il primo atto pubblico significativo dopo oltre quaranta giorni di ricovero presso il Policlinico Gemelli, durante i quali le condizioni di salute del Papa hanno sollevato numerose preoccupazioni. Ora, nonostante sia ancora convalescente, Francesco ha voluto essere presente di persona per verificare lo stato di avanzamento dei lavori di restauro dell’Altare della Cattedra, centro liturgico e simbolico del cuore del cristianesimo cattolico.
Non indossava la tradizionale veste papale né la papalina, ma un abbigliamento sobrio: una maglia bianca a maniche lunghe, pantaloni neri e un plaid a righe poggiato sulle gambe. Era in sedia a rotelle, segno che il recupero fisico è ancora in corso, ma non ha rinunciato a interagire con chi lo ha riconosciuto, suscitando emozione e gratitudine. Il gesto, nella sua semplicità, restituisce l’immagine di un pontefice vicino, umano, vulnerabile eppure determinato. Le foto che lo ritraggono, diffuse successivamente in forma ufficiale dal Vaticano, mostrano un Francesco sorridente, assorto tra i marmi e le colonne, mentre osserva i dettagli architettonici dell’altare, quasi a voler toccare con mano la bellezza e la forza della sua Chiesa.
Un segnale in vista della Settimana Santa
La visita rappresenta anche un chiaro segnale in vista della Settimana Santa, che si avvicina. Francesco ha voluto mostrare al mondo che c’è, che intende presenziare ai riti più importanti del calendario liturgico, nonostante la fatica e i limiti imposti dalla salute. È probabile che non parteciperà a tutti gli appuntamenti tradizionali con il medesimo vigore del passato, ma la sua volontà di esserci è un messaggio potente. Il Vaticano ha fatto sapere che gli impegni della Pasqua saranno modulati in base al suo stato fisico, ma è già confermata la sua presenza alla Messa del Giovedì Santo e alla celebrazione della Passione del Venerdì nella basilica, mentre restano in forse i dettagli della Via Crucis al Colosseo, che potrebbe seguire in forma privata.
L’incontro con Carlo e Camilla, e il ritorno in scena
Nei giorni precedenti, Francesco era già riapparso brevemente sulla scena pubblica in occasione dell’incontro privato con re Carlo III e la regina Camilla, in visita ufficiale in Vaticano. Un colloquio cordiale, informale, durato meno del previsto ma denso di significati, nel quale si sarebbe parlato anche di temi ambientali e spirituali, oltre che dell’impegno per la pace in un mondo lacerato da conflitti. Il ritorno a San Pietro, però, ha un’altra valenza: è il segno di un Papa che non intende rinunciare al contatto diretto con il cuore della fede, con i luoghi e i simboli che rappresentano la storia millenaria della Chiesa.
La fragilità come forza del pontificato
Francesco ha più volte parlato pubblicamente della propria fragilità, trasformandola in una cifra distintiva del suo pontificato. La malattia, la vecchiaia, la fatica non sono per lui ostacoli, ma dimensioni che avvicinano l’uomo a Dio e agli altri uomini. In un mondo che tende a nascondere la debolezza, il Pontefice ha scelto di mostrarla, di viverla come parte integrante della sua missione. La visita alla basilica, così semplice e intensa, è un nuovo capitolo di questa testimonianza: non uno scatto d’orgoglio, ma un’espressione di vicinanza, di volontà di esserci, di partecipazione alla vita della Chiesa anche attraverso la sofferenza e la fatica.