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Panama smentisce il governo Usa: nessun passaggio gratuito nel Canale

- di: Jole Rosati
 
Panama smentisce il governo Usa: nessun passaggio gratuito nel Canale
Washington annuncia il transito senza pedaggi per le navi governative, ma l’Autorità panamense nega ogni accordo.

Le tensioni tra Stati Uniti e Panama sono esplose dopo che il Dipartimento di Stato americano ha annunciato che le imbarcazioni governative statunitensi potranno attraversare il Canale di Panama senza pagare alcuna tariffa. Tuttavia, l’Autorità del Canale di Panama (ACP) ha smentito categoricamente questa dichiarazione, riaffermando la propria autonomia nella gestione della via d’acqua strategica.

La smentita di Panama
Il Dipartimento di Stato USA ha pubblicato un post su X sostenendo che, grazie all’intervento diretto del presidente Donald Trump, Washington avrebbe ottenuto il passaggio gratuito per le proprie navi governative. Il messaggio parlava di “risparmi di milioni di dollari all’anno per il governo”.
A poche ore di distanza, però, è arrivata la netta smentita da parte dell’ACP. In un comunicato ufficiale, l’ente panamense ha precisato: “Abbiamo il potere di stabilire pedaggi e altre tariffe per l’attraversamento del canale e non abbiamo apportato alcuna modifica a tali tariffe”. La dichiarazione ha chiarito che non vi è stato alcun accordo tra i due paesi per concedere il transito gratuito alle navi americane.

La visita di Marco Rubio e le pressioni statunitensi
La controversia si inserisce in un contesto più ampio di tensioni tra Stati Uniti e Panama. Nei giorni precedenti, il Segretario di Stato americano, Marco Rubio, si è recato a Panama per incontrare il presidente José Raúl Mulino. Secondo fonti ufficiali, Rubio avrebbe espresso preoccupazione per la presunta influenza cinese sulla gestione del Canale e avrebbe insistito sulla necessità di garantire un trattamento di favore per le navi statunitensi.
Rubio ha sottolineato che “gli Stati Uniti non resteranno inerti mentre altri paesi cercano di minare la nostra sicurezza economica e strategica”. 
La dichiarazione fa riferimento agli investimenti cinesi nella regione, che Washington considera una minaccia alla propria influenza sul commercio globale.

Le accuse di Trump e la reazione di Panama
Anche il presidente Donald Trump è intervenuto sulla questione, accusando Panama di aver concesso troppa libertà alla Cina nella gestione del Canale. Durante un comizio in Florida, ha dichiarato: “O ce lo riprendiamo, o otteniamo qualcosa di molto forte”.
Dall’altra parte, il presidente panamense Mulino ha respinto con forza le insinuazioni di Trump, affermando: “Ogni metro quadrato del Canale di Panama appartiene a Panama e continuerà ad appartenere a Panama”. Ha inoltre difeso l’attuale regime tariffario, spiegando che i proventi dei pedaggi sono essenziali per il mantenimento e l’espansione delle infrastrutture.

Implicazioni economiche e strategiche
Il Canale di Panama è una delle arterie commerciali più importanti al mondo, con circa il 5% del traffico marittimo globale che vi transita ogni anno. Gli Stati Uniti sono tra i principali utilizzatori della via d’acqua, e qualsiasi modifica alle tariffe potrebbe avere un impatto significativo sul commercio internazionale.
L’influenza cinese nella regione rimane una preoccupazione per Washington. Negli ultimi anni, Pechino ha aumentato gli investimenti infrastrutturali in America Latina, compreso il finanziamento di porti e progetti logistici legati al Canale di Panama. Secondo l’amministrazione statunitense, questi investimenti potrebbero compromettere la sicurezza nazionale americana e alterare gli equilibri geopolitici.
Mentre Panama ribadisce la propria sovranità, gli Stati Uniti sembrano intenzionati a esercitare pressioni per ottenere condizioni più favorevoli. La questione resta aperta e potrebbe evolversi in un nuovo fronte di scontro tra Washington e i suoi rivali globali.

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