Consumi, Osservatorio Confimprese-Jakala: "Dicembre 2022 vs dicembre 2021 +1,4%"

- di: Barbara Leone
 
Un mercato in rallentamento, che chiude il mese di dicembre 2022 a +1,4% su dicembre 2021. E’ quanto emerge dall’Osservatorio consumi Confimprese-Jakala che dopo aver analizzato i dati di dicembre 2022 vs dicembre 2021 ha presentato, come ogni anno, anche il consuntivo del totale anno calcolato sul 2019 per ragioni legate alle restrizioni ancora in atto nei primi 4 mesi 2021. L’analisi parte dal mese di dicembre che mostra velocità differenziate. Mentre il totale mercato chiude con leggero incremento del +1,4% vs 2021, i settori merceologici mostrano grande variabilità. A cominciare dal pesante decremento pari a -13,8% di abbigliamento-accessori, probabile effetto della volontà del consumatore di approfittare dei periodi promozionali – Black friday e saldi – che hanno compresso le vendite di dicembre con un effetto sandwich. La forte flessione vanifica il recupero +6,3% che il settore aveva registrato in novembre.

Consumi, Osservatorio Confimprese-Jakala: "Dicembre 2022 vs dicembre 2021 +1,4%"

Buoni risultati per la ristorazione che, a perimetro comparabile, cresce nel mese di dicembre del +17,2% vs dicembre 2021. Più stabile il retail non food con un +4%. Quanto ai canali di vendita, i centri commerciali soffrono e chiudono il mese di dicembre a -3,3% vs 2021 mentre le vie dello shopping cittadino registrano un incoraggiante +12,4% vs 2021 e, addirittura, un positivo +0,9% vs 2019. Un segno quest’ultimo della ritrovata attrattiva dei centri città, anche in virtù della corsa agli acquisti di Natale. Nelle aree geografiche il Centro mostra gli andamenti più dinamici e chiude ben oltra la media di mercato a +5,6%. Sottotono il Sud -4,4%, migliori performance al Nord +2,9%. Nelle regioni Lazio la migliore a +9,3%, Marche e Puglia le peggiori a -3%.

Nelle città di provincia Firenze chiude dicembre a +10,4% vs dicembre 21, i peggiori andamenti si riscontrano ad Agrigento -8,6%. L’Osservatorio Confimprese-Jakala analizza, come ogni anno, l’andamento dei consumi dell’anno in corso rispetto al precedente. Tuttavia, per il 2022, si è reso necessario procedere al raffronto con il 2019, in quanto il primo quadrimestre 2021 era ancora soggetto a forti restrizioni dovute alla pandemia e pertanto non confrontabile in termini di numeriche. Il totale mercato 2022 vs totale mercato 2019 è ancora negativo a -6,3%. Quanto ai settori merceologici da segnalare abbigliamento-accessori ancora in forte sofferenza con un gap pari a -16,8%. Più stabile la situazione per il retail non food che di fatto, sia pure con diverse declinazioni nelle diverse merceologie, non ha mai avuto discontinuità drammatiche rispetto agli altri settori. Il settore registra quindi +1,7%. Nei canali di vendita i centri in commerciali sono ancora lontani dai livelli pre-pandemia con una flessione pari a -12,9% vs 2019. Bene le vie dello shopping e i negozi di prossimità a un solo mid digit negativi vs 2019. Rallenta l’online -7,9%.

“Il dato del -6,3% sul totale anno vs il periodo pre-pandemia va, tuttavia, analizzato nelle sue diverse dinamiche nel corso dell’anno – sottolinea Mario Maiocchi, direttore centro studi Confimprese –. Dopo una partenza molto lenta nel primo trimestre a -16,7% vs 2019, seguita da una costante ripresa nel periodo aprile-novembre a -1,9%, si arriva alla brusca frenata di dicembre che, con un -9,8% vs 2019, riporta alla luce la preoccupazione sul rallentamento dei consumi legato all’erosione del potere d’acquisto e la conseguente preoccupazione sugli scenari geopolitici. In quest’ottica la gelata dei consumi in dicembre e la fiammata di inizio saldi può essere interpretata come l’orientamento dei consumatori verso acquisti convenienti sia per scontistica sia per fascia prezzo”. Resta da capire come si evolveranno i consumi nel mese di gennaio, su cui aleggiano le preoccupazioni per il conflitto in Ucraina e il caro carburanti che non da tregua ai consumatori, anche alla luce della buona partenza dei saldi che, nei 4 giorni di avvio 5-8 gennaio, hanno fatto registrare il +5% a valore secondo i dati del centro studi Confimprese.

“Nel mese di dicembre 2022 – afferma Alessandro Olivari, senior partner Jakala – si evidenzia un aumento delle visite e del traffico in tutti settori analizzati – ristorazione, abbigliamento, casa & arredo e intrattenimento – rispetto allo stesso periodo del 2021. La maggiore frequentazione non si è tradotta, però, in altrettanto aumento delle vendite: dicembre 2022 chiude infatti con risultati quasi invariati rispetto a dicembre 2021 pari a +1,4%. Le grandi città, Roma, Milano, Torino, sostengono la crescita dei consumi a +8% e delle frequentazioni, mentre nel resto d’Italia si registrano comportamenti d’acquisto più prudenti”. L’Osservatorio permanente sull’andamento dei consumi nei settori ristorazione, abbigliamento-accessori e retail non food è elaborato a partire da dati consolidati e anonimizzati di fatturati delle aziende aderenti al progetto e dati Jakala, quali per esempio dati territoriali, dati socio-demografici, dati sui flussi anonimi di frequentazione dei luoghi.
Il Magazine
Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
Iscriviti alla Newsletter
 
Tutti gli Articoli
Cerca gli articoli nel sito:
 
 
Vedi tutti gli articoli