Osservatorio Cherry Sea: "Sezioni Fallimentari dei Tribunali, il nuovo Codice della crisi e dell’insolvenza non frena ancora i procedimenti"

- di: Daniele Minuti
 
L'ultimo Osservatorio Cherry Sea, realizzato da Cherry srl, ha analizzato l'attività delle prime venti “sezioni fallimentari” per attività in Italia (Bari, Bergamo, Bologna, Brescia, Busto Arsizio, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Modena, Monza, Napoli, Padova, Roma, Torino, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza) nel primo trimestre del 2023.

Osservatorio di Cherry Sea sull'andamento di liquidazioni giudiziali e fallimenti

Il report mostra che nel periodo analizzato, il numero di nuove procedure è salito di 4 punti percentuali su base annuale, sommando fallimenti e liquidazioni giudiziali, arrivando a 1.072 pratiche sopravvenute. L'aumento più rilevante arriva dal tribunale di Padova (+168%), seguito da Treviso, Brescia e Busto Arsizio (+78%, +46% e +44% rispettivamente).
Roma resta ancora il primo per volume totale di procedimenti aperti (215), davanti Milano (188), Catania e Torino (entrambi a 66).

 

L'analisi si concentra sull'entrata in vigore del nuovo Codice della Crisi e dell'Insolvenza, risalente al luglio 2022, che ha sostituito la precedente legge fallimentare: per questo non si parla più di "Fallimento" ma di Liquidazione Giudiziale", per evitare il più possibile l'eventuale liquidazione del patrimonio dell'imprenditore insolvente, nonostante i numeri evidenzino che questo obiettivo non è stato ancora raggiunto. C'è bisogno infatti di tempo perché i ricorsi per la dichiarazione di fallimento depositati prima dell'entrata in vigore siano definiti secondo le disposizioni precedenti.

 

Valutando unicamente le nuove liquidazioni giudiziali post entrata in vigore della normativa CCII, nel primo trimestre sono state aperte 854 nuove pratiche; il tribunale di Milano è il primo per quantità (179 nuove pratiche sovvenute), seguito da Roma, Catania e Torino (107, 59 e 58 rispettivamente).

La nota specifica: "
Prendendo in considerazione solo le “code” giudiziali dei procedimenti ancora assoggettabili alla Legge Fallimentare, alla data del 31 marzo nei venti tribunali presi in esame sono stati aperti complessivamente 218 procedimenti fallimentari e ne sono stati chiusi 1.603 in linea con lo stesso periodo dell’anno precedente, mentre lo stock di pratiche ammonta a 25.324 (-5% rispetto all’ultimo trimestre del 2022). Guardando invece ai tribunali di tutta Italia, si registra un calo del 79% con 411 procedimenti aperti nel primo trimestre 2023 rispetto ai 1.946 del medesimo trimestre 2022.

Nel primo trimestre del 2023, il primo tribunale per numero di procedimenti aperti si conferma essere quello di Roma con 108, con un calo del 50% rispetto allo stesso trimestre del 2022 (216); seguono Milano con 9 fallimenti sopravvenuti (-94% rispetto ai 159 del 2022) e Bari sempre con 9 (-74% rispetto ai 34 del 2022)".

 

Milano resta il primo tribunale in Italia per procedimenti portati a termine (322 pratiche), in lieve calo su base annua, davanti a Roma (192, +53%) e Bergamo-Monza (entrambe con 89).

 

Giacomo Fava, Lead AI Engineer di Cherry Srl (nella foto), ha commentato: "Monitorare, raccogliere e analizzare i dati relativi alle nuove liquidazioni giudiziali e alle “code” delle procedure fallimentari in Italia ci ha permesso di catturare fenomeni interessanti come il fatto che, nonostante l’entrata in vigore del nuovo Codice della crisi e dell’insolvenza, il totale di pratiche aperte nel primo trimestre dell’anno sia aumentato del 4% rispetto allo stesso periodo del 2022, in controtendenza dunque con le aspettative del Legislatore. L'intento della normativa CCII di evitare i il “fallimento” delle aziende non sembra dunque essersi ancora verificato, ci vorranno probabilmente ancora dei mesi di assestamento nel passaggio dalle “vecchie” alle “nuove” procedure giudiziali. Nel frattempo, gli insights che emergono dall’Osservatorio di Cherry Sea continuano ad essere un ottimo strumento per supportare i clienti nelle valutazioni strategiche nell’ambito del recupero crediti".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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