Alzi la mano chi non vorrebbe, appeso alla parete del salotto buono di caso, un bel quadro, magari un Picasso del valore di un milione e mezzo di euro?
Ecco, da ieri, una italiana, Claudia Borgogno, di Ventimiglia, può dire di essersi tolta questa piccola soddisfazione perché, grazie ad un biglietto da 100 euro avuto in dono, ha vinto la lotteria che, organizzata da una associazione benefica francese, Aider les Autres, metteva in palio un Picasso per finanziare i suoi progetti umanitari. Come quello che la lotteria sosterrà economicamente per l'accesso all'acqua in Africa. Il sorteggio elettronico è stato eseguito nella casa d'aste Christie's.
Il progetto ''1 Picasso per 100 euro'' ha indotto oltre cinquantamila persone ad acquistare il biglietto, sperando nella buona sorte. E la fortuna ha premiato Claudia Borgogno, nonostante gli italiani che hanno partecipato alla lotteria siano stati molto meno rispetto ad altri Paesi. Infatti, secondo quanto reso noto dagli organizzatori dell'iniziativa, ad acquistare i biglietti sono stati in maggioranza francesi (29%), seguiti da americani (21%) e svizzeri (19%).
La cosa singolare è che la vincitrice aveva ricevuto il tagliando della lotteria come regalo di Natale dal figlio, Lorenzo Naso, che risiede a Parigi (dova lavora nel settore della finanza) e che era rimasto con la madre in Italia nel periodo del lockdown.
A mettere a disposizione il quadro è stato il miliardario David Nahmad, il privato che ha la più grande collezione di Picasso (oltre trecento opere). Secondo Nahmad, ''Natura morta'' - da lui ceduto ad Aider les Autres per 900.000 euro - avrebbe un valore di quasi tre milioni di euro.
''Con oltre 5 milioni, abbiamo raggiunto un risultato eccezionale per un'operazione molto complicata in un periodo molto complicato'', ha detto Emanuela Croce, direttore delle comunicazioni di CARE, l'organizzazione responsabile dei progetti di accesso all'acqua in Africa .
''Abbiamo dovuto rassicurare che si trattava di una vera operazione con un autentico Picasso. Sembrava troppo bello per essere vero. Un po' di sfiducia potrebbe aver rallentato le vendite all'inizio'', ha detto ancora Emanuela Croce.
Nel 2013, la stessa organizzazione aveva assegnato con una lotteria un'altra opera di Picasso. I fondi raccolti erano stati utilizzati per un progetto di restauri nella città libanese di Tiro, come patrimonio mondiale dell'UNESCO. L'opera sorteggiata aera andata ad un americano, Jeffrey Gonano.