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Da Modigliani a Dalí, le mostre del weekend tra musei e borghi

- di: Samantha De Martin
 
Da Modigliani a Dalí, le mostre del weekend tra musei e borghi

FOTO: Figure sdraiate sulla sabbia, 1926 circa © Salvador Dalí, Fundació Gala-Salvador Dalí, Roma, 2025

L’agenda del weekend, questa settimana, parte dai borghi. Sabato 18 e domenica 19 ottobre Montalcino e Fabro saranno il palcoscenico di una due giorni dedicata ad arti visive, musica, filosofia e letteratura, nel segno della poetica artistica del maestro Bizhan Bassiri.

L’occasione è “Venti di ottobre”, la rassegna promossa dalla Fondazione Bassiri, in collaborazione con i Comuni di Montalcino e di Fabro. Curata da Bruno Corà, l’iniziativa, arricchita da un public program che vede la partecipazione di importanti studiosi e curatori, una riflessione sul ruolo dell’arte come strumento-chiave per interpretare e conferire nuovo valore alla contemporaneità.Sabato 18 ottobre a Montalcino (SI) presso Wine News, a Palazzo Farnetani verrà inaugurata l’opera permanente Vene d’Oro di Bizhan Bassiri, cui seguirà la visita all’opera Il Pozzo (2001) di Jannis Kounellis in Piazza del Duomo, presentata da Michelle Coudray. Domenica 19 ottobre, presso la sede della Fondazione Bassiri, saranno visitabili, nel Caveau, l’opera permanente di Bizhan Bassiri TAPESH – La riserva aurea del pensiero magmatico (2017) con due grandi opere Il Nottambulo, mentre sarà inaugurata Latitudine X-3, un’installazione audio di Nicola Cappelletti con intervento dal vivo al clarinetto di Raffaella Palumbo.

Nello Studio sarà allestita la mostra Venti di ottobre 2025 con opere di Bizhan Bassiri, Antonino Bove, Gianluigi Colin, Per Kirkeby, Jannis Kounellis, Klaus Munch, Marco Papa, Sean Shanahan.

A Roma arriva Dalí

Attraverso oltre sessanta opere, tra dipinti, documenti, materiali audiovisivi l’universo visionario di Salvador Dalí arriva a Roma, protagonista della mostra “Dalí. Rivoluzione e Tradizione”. A Palazzo Cipolla Museo del Corso - Polo museale l’intera traiettoria creativa dell’artista si racconta, dagli anni dell’esplosiva adesione alle avanguardie europee fino al dialogo con i grandi maestri della storia dell’arte.

Promossa dalla Fondazione Roma, in collaborazione con la Fundació Gala-Salvador Dalí, con il supporto organizzativo di MondoMostre e il patrocinio dell’Ambasciata di Spagna in Italia, l’esposizione si potrà visitare fino al 1° febbraio. Le opere provengono dalla Fundació Gala-Salvador Dalí, che ha collaborato al progetto, e da importanti musei internazionali e italiani, dal Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía alle Gallerie degli Uffizi di Firenze.

Padova accoglie Modigliani

Fino al 25 ottobre Palazzo Zabarella, a Padova, accoglierà 65 opere di 30 artisti d'avanguardia provenienti dal Lille Métropole Musée d'art moderne, d'art contemporain et d'art brut.

All’interno della mostra intitolata Modigliani Picasso e le voci della modernità dal Museo LaM, i protagonisti delle avanguardie storiche e agli artisti più noti si affiancano ai maestri che hanno aperto scenari artistici inediti più vicini alla contemporaneità.

Curata da Jeanne-Bathilde Lacourt, la mostra permette di approfondire l’avanguardia cubista, con dipinti di Picasso e di Georges Braque per poi considerare il “Tubismo” di Fernard Léger, rappresentato da sei opere.

Il posto d’onore è riservato ad Amedeo Modigliani, presente in mostra con opere come Moïse Kisling, Ragazzo dai capelli rossi, Nudo seduto con camicia e Maternità.

Creazioni di importanti figure del XX secolo come Joan Miró, Youla Chapoval, André Lanskoy, Alexander Calder e Bernard Buffet offrono ai visitatori un ampio panorama dell'arte europea del XX e XXI secolo.

A Venezia la fotografia dell’Ottocento va in mostra con Antonio Beato

Al Museo Fortuny di Venezia, la casa-atelier di Mariano Fortuny, dove arte, viaggio e sperimentazione visiva si intrecciano, Antonio Beato, uno dei primi fotografi europei a stabilirsi permanentemente in Medio Oriente e tra i protagonisti della fotografia ottocentesca, sarà fino al 12 gennaio al centro di un percorso. Le sue produzioni saranno messe a confronto con le opere di altri autori che, nel corso della seconda metà del XIX secolo e fino ai nostri giorni, hanno raccontato gli stessi luoghi, come ad esempio i paesaggi, le architetture, i siti archeologici di un Egitto fino a quel momento semi-sconosciuto in Occidente.

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