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Da Van Gogh a Frida Kahlo, gli appuntamenti del weekend

- di: Samantha De Martin
 
Da Van Gogh a Frida Kahlo, gli appuntamenti del weekend

FOTO: Frida Kahlo through the lens of Nickolas Muray | Courtesy Museo Storico della Fanteria

Sarà L'Arlesiana di van Gogh, nota anche come Ritratto di M.me Ginoux, dipinto dal pittore olandese nel 1890, l’ospite atteso a Palazzo Citterio dal 14 marzo all’11 maggio.

Nello spazio della Grande Brera, il capolavoro proveniente dalla GNAMC – Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma inaugura il nuovo ciclo di esposizioni dal titolo L’Ospite che vedrà Palazzo Citterio ricevere in prestito temporaneo da prestigiosi musei e istituzioni lavori particolarmente significativi della storia dell’arte.

Il prestito, uno dei due Van Gogh custoditi nella collezione del museo romano, si inserisce nell’ambito dell’accordo di collaborazione avviato con la Grande Brera che ha generosamente concesso numerose opere per la mostra romana “Il Tempo del futurismo”.

La tela in arrivo a Palazzo Citterio ritrae Marie Ginoux, proprietaria del Café de la Gare di Arles, meta di artisti tra i quali Paul Gauguin e Vincent Van Gogh che nella città provenzale trascorrono un periodo di sodalizio artistico (1888-1889) condividendo la casa-studio.

L’artista olandese ritrae la donna con l’abito tradizionale della regione provenzale, lo sguardo triste, il sorriso appena accennato, autentica personificazione della Malinconia.

A Roma Frida Kahlo sotto la lente di Nickolas Muray

Dal 15 marzo al 20 luglio, per la prima volta a Roma al Museo Storico della Fanteria, la mostra

Frida Kahlo through the lens of Nickolas Muray esplora il legame tra il fotografo ungherese, naturalizzato americano, e la pittrice messicana, restituendo un’immagine della personalità di Frida attraverso lo sguardo di chi condivise con lei per circa dieci anni una profonda amicizia e una relazione romantica.

Prodotta da Navigare srl, da una iniziativa di Difesa Servizi S.p.A - Ministero della Difesa, con il patrocinio di Regione Lazio, Città di Roma e Ambasciata del Messico in Italia, e curata da Vittoria Mainoldi, l’esposizione abbraccia una cinquantina di fotografie in bianco e nero e a colori, scattate tra il 1937 e il 1946, provenienti dall’archivio di Nickolas Muray, che immortalano l’artista messicana in diverse situazioni, pubbliche e private, valorizzando aspetti della sua personalità e del suo carattere, la forza interiore e la sua bellezza unica. Ad affiancare gli scatti, una riproduzione di dipinti, di abiti e gioielli e una selezione di francobolli dal mondo a lei dedicati.

Taranto omaggia Penelope

C’è Penelope ferma al suo telaio, ad aspettare il marito, e c’è la Penelope sfidante, mentre tiene a bada oltre cento uomini che la pretendono in sposa. Ed eccola, la stratega che tesse di giorno e disfa la tela di notte a celebrare le donne che si ribellano agli stereotipi, ai pregiudizi, ai luoghi comuni.

Fino al 6 luglio il Museo archeologico nazionale di Taranto celebra l’eroina omerica con una cinquantina di opere provenienti da musei e fondazioni italiane ed estere. Pittura, archeologia, scultura, cinema, incisioni si incontrano a tu per tu con circa 40 reperti archeologici del MArTA, alcuni provenienti dai depositi, e per la prima volta in esposizione pubblica.

L’occasione è la mostra internazionale del titolo “Penelope” a cura di Alessandra Sarchi e Claudio Franzoni, che approda a Taranto dopo il Parco archeologico del Colosseo.

A Palazzo Strozzi c’è Tracey Emin

La più grande mostra mai realizzata in Italia dedicata a Tracey Emin chiama a raccolta i visitatori di Palazzo Strozzi dal 16 marzo al 20 luglio con “Tracey Emin. Sex and Solitude”.

Curata da Arturo Galansino, direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, l’esposizione

esplora la poliedrica attività dell’artista britannica nota per le sue opere d'arte contemporanea autobiografiche e confessionali spaziando tra pittura, disegno, video, fotografia e scultura, sperimentando tecniche e materiali come il ricamo, il bronzo e il neon. Due parole chiave, sesso e solitudine, permeano le oltre 60 opere di un percorso che tocca diversi momenti della carriera dell’artista, dagli anni Novanta a oggi, in un intenso viaggio tra i temi del corpo e del desiderio, dell’amore e del sacrificio.

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