Missile contro l'aeroporto Ben Gurion: rivendicazione Houthi

- di: Bruno Coletta

27/12/2024

Gli Houthi dello Yemen, sostenuti dall’Iran secondo le accuse di Tel Aviv, hanno rivendicato un attacco missilistico contro l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. Attraverso un messaggio su X, il gruppo ha dichiarato di aver lanciato un missile balistico ipersonico e di aver colpito l’obiettivo. Inoltre, gli Houthi hanno affermato di aver condotto attacchi con droni su un “obiettivo cruciale” nella città israeliana e su una nave commerciale, la Santa Ursula, nel Mar Arabico.

Missile contro l'aeroporto Ben Gurion: rivendicazione Houthi

Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno prontamente negato che l’attacco abbia avuto successo, dichiarando che il missile è stato intercettato e distrutto prima di entrare nello spazio aereo israeliano. Tuttavia, le operazioni all’aeroporto Ben Gurion sono state sospese per circa 30 minuti come misura precauzionale, segnalando la serietà con cui Israele ha affrontato l’episodio.

L’attacco arriva il giorno dopo che Israele ha condotto raid aerei contro obiettivi Houthi nello Yemen, sia sulla costa sia nella capitale Sana’a. Tel Aviv considera il gruppo un pericolo crescente nella regione, parte di quello che il premier Benjamin Netanyahu definisce “l’asse del male iraniano”.

Netanyahu: "Israele reagirà con forza"

Il primo ministro israeliano ha commentato l'accaduto ribadendo la linea dura del suo governo: "Non tollereremo attacchi al nostro territorio né minacce ai nostri cittadini", ha dichiarato Netanyahu in un discorso televisivo. Ha aggiunto che Israele intensificherà le sue operazioni contro gli Houthi, sottolineando il legame diretto con Teheran, accusata di fornire armamenti e supporto logistico al gruppo yemenita.

Un’escalation pericolosa

La rivendicazione degli Houthi segna un’escalation significativa nel conflitto regionale. L’uso dichiarato di un missile ipersonico, una tecnologia che consente una velocità e una manovrabilità superiori rispetto ai missili convenzionali, solleva interrogativi sul livello di supporto tecnologico ricevuto dal gruppo. Sebbene l’Iran non abbia commentato ufficialmente l’episodio, molti analisti vedono la mano di Teheran dietro la crescente sofisticazione delle capacità militari degli Houthi.

Sul piano operativo, l’attacco mostra un ampliamento del teatro di conflitto, dal Mar Arabico ai cieli di Tel Aviv, con implicazioni potenzialmente destabilizzanti per l’intera regione.

La nave colpita nel Mar Arabico

Tra gli obiettivi dichiarati dagli Houthi figura anche la nave Santa Ursula, che secondo il gruppo sarebbe stata colpita da droni nel Mar Arabico. Israele non ha confermato l’attacco, ma episodi simili sono già avvenuti in passato, con navi commerciali prese di mira in un contesto di tensioni crescenti lungo le rotte marittime strategiche.

Le conseguenze geopolitiche

Il rischio è che questo episodio alimenti ulteriormente le tensioni tra Israele e l’Iran, trasformando lo Yemen in un terreno di scontro diretto tra le due potenze. Il Mar Arabico e il Medio Oriente potrebbero diventare i nuovi epicentri di un conflitto sempre più internazionale, con ripercussioni significative sul commercio globale e sulla stabilità regionale.

La comunità internazionale osserva con preoccupazione, consapevole che un’escalation potrebbe portare a un nuovo ciclo di violenza difficile da contenere. In questo contesto, le azioni di Israele e dei suoi alleati saranno decisive per determinare la direzione futura del conflitto.

Con il 2024 ormai alle porte, l’episodio segna un’inquietante apertura verso un anno che potrebbe essere caratterizzato da ulteriori tensioni e instabilità.

Tags: esteri, missile, israele

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