Milano Fashion Week 2023, chiusura sotto l'egida di Re Giorgio (Armani)

- di: Barbara Bizzarri
 

Standing ovation alla chiusura della Milano Fashion Week 2023, in cui finalmente le vere star hanno ripreso il posto usurpato dagli influencers, e la moda si inchina all’unico re che riconosciamo, Giorgio Armani. Le sue creazioni pure ed essenziali segnano lo scandire del tempo, leggere e fluttuanti come la sua donna, una creatura luminosa ed eterea, seducente per sé stessa e non per compiacere gli altri, avvolta in un sapiente mix di colori che ricordano le onde del mare con qualche tocco di bronzo, in una piacevole alternanza di toni caldi e pastello che rendono l'intero immaginario della collezione agli occhi di chi la osserva e la indossa: “La donna non deve essere schiava dell'altezza o dell'andatura felina, sexy a tutto i costi, può essere una donna normale, ma con un guizzo negli occhi, come ho cercato di far fare alle ragazze in passerellaAlla soglia dei novant’anniArmani dà ancora impareggiabili lezioni di stile e stupisce con una nuova collezione in cui non si cerca l'effetto sorpresa che tanto spesso sfocia nel caricaturale, quanto l’elogio a una normalità intesa non come noia e banalità: “Quello che vedo in giro adesso nelle ultime sfilate mi fa pensare che tutto ciò che da anni dico, finalmente è uscito fuori; dalle foto che ho visto è tornata la normalità e anche con piccola ricerca, che ci vuole, dimenticando gli ‘effettacci’”.

Milano Fashion Week 2023, chiusura sotto l'egida di Re Giorgio (Armani)

È poi la volta di Bottega Veneta, con Matthieu Blazy che continua ad esplorare le possibilità dell'alto artigianato, in una vera celebrazione della creatività e della tecnica italiana che ha quasi il valore di una conservazione culturale. Gli abiti alternano rigore e magnificenza, nella ricchezza dell’espressione artigianale e creativa che da Luisa Spagnoli si traduce in freschezza: un’ode al mondo femminile, caratterizzato da contrasti e dalla libertà di viverli fino in fondo, dalla seduzione libera alle linearità più mascoline. Tutto è coloratissimo e divertente da Chiara Boni, mentre Sportmax esibisce una palette quasi esclusivamente bianca echeggiando gli anni Novanta, che continuano a segnare la direzione sia nella moda che nelle ultime tendenze beauty. Il corpo, in questo caso, è tanto presente quanto coperto. Tutt’altra atmosfera da Karoline Vitto, che sfila con il supporto di Dolce & Gabbana, e presenta la sua moda sexy e sfrontata, che esalta le curve e magnifica il corpo come strumento di liberazione.

Non si può parlare di Fashion Week milanese 2023, però, neanche della chiusura, senza nominare Gucci e l’esordio di Sabato De Sarno, ex braccio destro di Pierpaolo Piccioli accorso in prima fila per il suo ex pupillo: la sfilata del post Michele è stata rinominata Luxury Normcore, “normalità di lusso”. In tempi economicamente duri, i clienti, anche - e soprattutto - se molto ricchi, preferiscono investire in beni che durino oltre una stagione e abbiano un valore anche nel reselling. De Sarno interpreta lo Zeitgeist del brand, incarnato da quell’onnipresente ‘Gucci ancora’, la sfilata ha visto tra le star ospiti in prima fila Julia Roberts, Ryan GoslingJulia Garner e Mark Foster, e si è chiusa sulle note di Ancora ancora ancora di Mina, le uscite in passerella invitano a innamorarsi del brand ricucendo passato e presente: ma per la sua visione più personale di Gucci, aspetteremo la prossima collezione.

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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